Toscana sostenibile? Nì: troppi rifiuti e sprechi d’acqua
Lo studio di ASviS boccia la regione su salute, spazzatura e acqua. Bene su imprese, povertà e istruzione
Nella regione Toscana si producono oltre cento tonnellate di rifiuti urbani in più della media nazionale, crescono i feriti da incidente stradale e le reti idriche sono meno efficienti rispetto a quelle delle altre regioni.
Sono i punti per cui ASviS, l’istituto nazionale che ha pubblicato ieri un approfondito studio sul grado di sostenibilità delle regioni italiane, ha dovuto utilizzare la penna rossa. Vanno dunque male, rispetto alle altre regioni, l’obiettivo «salute», quello sul «consumo e produzione responsabili» e quello che riguarda «l’acqua» . Al contrario, è possibile apprezzare come tendenzialmente i toscani vivano per lo più in un territorio maggiormente sostenibile rispetto alla media italiana: sono migliori su temi come povertà, alimentazione, istruzione, parità di genere, energia, occupazione, imprese, innovazione e infrastrutture e delle diseguaglianze.
L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) è nata il 3 febbraio del 2016, su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma «Tor Vergata», per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni, la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda internazionale 2030 per lo sviluppo sostenibile: per mobilitarli allo scopo di realizzare gli obiettivi. Prima di tutto misurandoli.
Il rapporto ASviS — che riunisce attualmente oltre duecento tra le più importanti istituzioni e reti della società civile — è stato presentato alla Camera dei deputati.
Perla regione Toscana si evidenzia che rispetto alla media nazionale c’è una condizione migliore per almeno 15 dei 17 obiettivi che si proInoltre pone di misurare la ricerca. «Sul tema della salute il peggioramento degli ultimi due anni — si legge nella nota che accompagna i grafici — è dovuto all’incremento nel tasso di lesività per incidente stradale.
Per quel che riguarda il ‘Consumo e produzione responsabili’ si evidenzia un andamento analogo rispetto alla media italiana, ma il livello raggiunto dalla Toscana è inferiore a causa di una maggiore produzione di rifiuti urbani, che nel 2016 registra 616 tonnellate annue contro un media italiana pari a 497».
mentre l’obiettivo su «Città e comunità sostenibili» mostra un andamento leggermente migliore rispetto alla media nazionale, grazie a un innalzamento nella qualità delle abitazioni e ai livelli di abusivismo edilizio complessivamente inferiori, la situazione dell’obiettivo «Acqua e servizi igienico-sanitari» segnala un complessivo peggioramento, «dovuto — sostiene il rapporto — alla diminuzione dell’efficienza delle reti di distribuzione dell’acqua potabile».