Dalla Supercoppa alla Champions Women’s a Londra senza respiro
Stasera il match col Chelsea. Tatiana Bonetti: sarà una battaglia come contro la Juve
Fiorentina Women’s senza respiro. Questa sera, a novantasei ore di distanza dal match vinto contro la Juventus che ha permesso alle viola di alzare al cielo la Supercoppa italiana, la squadra di Cincotta scenderà in campo a Londra, ore 20,35, per disputare l’andata degli ottavi di Champions League contro il Chelsea.
Sarà una partita difficile che la Fiorentina ha potuto preparare in poco tempo e, soprattutto, che le viola dovranno giocare portandosi dietro le scorie e la stanchezza della Supercoppa e senza l’infortunata Kostova, rimasta a Firenze per le cure e gli accertamenti necessari. Secondo Tatiana Bonetti, una delle veterane del gruppo, chi prenderà il suo posto, darà il 100%: «Kostova è molto importante per la squadra, però chi la sostituirà farà di tutto per non farla rimpiangere». Poi si addentra in quello che sarà il match contro il Chelsea: «È una squadra di tutto rispetto ed è abituata a certi palcoscenici. Le inglesi sono molto aggressive ma anche tecniche, quindi sarà dura. Però sapevamo che arrivando agli ottavi avremmo affrontato avversari di un certo calibro. Noi la vivremo come un’esperienza bellissima e cercheremo di migliorarci. Scenderemo in campo con molta umiltà. Poi faranno la differenza la testa, le motivazioni e la grinta». E sulla strategia viola, Bonetti non ha dubbi: «Cercheremo di mantenere la nostra identità, ma se in certi casi ci sarà da soffrire, saremo pronte a farlo, così com’è successo contro la Juve. Ci siamo preparate per ogni evenienza, ma sappiamo anche che ogni partita fa storia a sé. Ripeto, andiamo a Londra col massimo rispetto per il Chelsea, senza dimenticare che anche noi possiamo dire la nostra».
Lana Clelland, attaccante scozzese viola, ha dichiarato che la Fiorentina può passare il turno. Bonetti è più cauta: «Possiamo impensierire il Chelsea. Però dobbiamo mettere in campo tutto quello che abbiamo. Tra l’altro, credo che la Fiorentina abbia ancora tanto da crescere. Del resto, con qualche ragazza che è arrivata quest’anno, ci conosciamo appena da qualche mese e quindi abbiamo ampi margini di miglioramento». Soffrire a Londra per giocarsi la qualificazione al Franchi, il 31 ottobre prossimo, davanti ai tifosi viola? «Potrebbe essere. A tal proposito, mi aspetto e spero che venga tanta gente a seguirci. A Firenze sentiamo molto l’appoggio del pubblico e scendiamo in campo anche più motivate. Abbiamo bisogno di tutti per compiere un’impresa. Perché se andasse nel verso giusto, si tratterebbe realmente di un’impresa. Diciamo che le possibilità che abbiamo di passare il turno da uno a dieci sono quattro-cinque. Non possiamo sentirci superiori, possiamo solo andar lì con tanta voglia, tanta tenacia e mostrare la miglior Fiorentina. Ce la metteremo tutta».
Poi un passo indietro alla splendida vittoria di La Spezia, quando Bonetti e compagne hanno alzato al cielo la Supercoppa al cospetto della Juve: «È stata un’emozione grandissima per tutte, perché era un trofeo che volevamo. Eravamo agguerrite, sapevamo dove volevamo arrivare e abbiamo iniziato la partita nel miglior modo, spaventandole fin da subito. Poi siamo state brave a soffrire quando c’era da soffrire. Vincendo, abbiamo dato un segnale importante anche per il campionato». Uno scudetto, due Coppe Italia e una Supercoppa: «Il trofeo al quale sono più affezionata è il campionato. Però è stato bello vincere anche la Supercoppa italiana».
❞
Emozione Giocare una partita così sarà un’esperienza bellissima. Per far bene ci servirà molta umiltà