Corriere Fiorentino

L’alter ego del mostro, senza misteri

Verità e leggende sul chirurgo pisano Andrea Vaccà Berlinghie­ri

- Edoardo Semmola

Il dottor Frankenste­in non aveva solo un «doppio» letterario. Nel senso della sua creatura mostruosa divenuta immortale icona letteraria. Ma anche uno nella vita reale: un altro medico, un chirurgo pisano, intellettu­ale e massone, Andrea Vaccà Berlinghie­ri. Leggenda narra che sia stato proprio lui a ispirare Mary Shelley per il profilo del suo «scienziato pazzo». In realtà era solo un conoscente, animatore del circolo letterario pisano dove gli Shelley e Lord Byron amavano passare il tempo nei loro soggiorni toscani di inizio Ottocento. Un grande chirurgo e scienziato verso il quale i poeti e scrittori dell’epoca illuminist­ica e post-illuminist­ica provavano ammirazion­e e vicinanza — e perché no, anche ispirazion­e in un certo senso — proprio per la portata rivoluzion­aria del suo modo di interpreta­re la scienza.

A Vaccà Berlinghie­ri e al Tempio di Montefosco­li che fece costruire nel 1823 è dedicato l’intervento che la docente di architettu­ra del paesaggio Mariella Zoppi terrà lunedì all’Accademia di Belle Arti di Carrara, all’interno del convengono dedicato a Mary Shelley e al suo Frankenste­in. «C’è tutto un mondo purtroppo poco conosciuto — commenta Mariella Zoppi — un gruppo di personaggi legati all’influenza francese a cavallo del periodo della granduches­sa Elisa Baciocchi, che dalla Toscana va in Francia a studiare a cavallo della Rivoluzion­e». Tornano in Italia e i loro figli partecipan­o alla vicenda del regno di Elisa Baciocchi, «brevissimo ma rivoluzion­ario». Sono medici illustri, membri di corte e del liberalism­o dell’epoca, «ma trascurati dalla storia».

È in quel contesto che «la borghesia internazio­nale si forma» e «ha radici nella scienza». Vaccà Berlinghie­ri «esercitava la profession­e in modo moderno, scientific­o — prosegue — poi gli sono state costruite intorno immagini esoteriche. Di lui e Mary Shelley non si sa nulla di più, se non che si frequentav­ano. Forse non l’ha ispirata direttamen­te per il romanzo, più che altro incarna quel mondo che indaga la natura scientific­amente e a cui lei si rifà nel libro».

Non c’è molto di vero nella leggenda del «Frankenste­in pisano». Più che altro «si tratta di un’affinità elettiva, non una dipendenza intellettu­ale». Romanticam­ente «possiamo definirlo un “altro Frankenste­in”, per via delle implicazio­ni iniziatich­e massoniche». E per il Tempio di Minerva che fece costruire in memoria del padre «che forse era un tempio della medicina con suggestion­i di riunioni massoniche o come teatro anatomico». Ma anche di questo «poco di certo sappiamo».

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Il Tempio di Minerva Medica a Montefosco­li (Pisa)
 ??  ?? Andrea Vaccà Berlinghie­ri (Montefosco­li, 3 febbraio 1772 – Orzignano, 6 settembre 1826)
Andrea Vaccà Berlinghie­ri (Montefosco­li, 3 febbraio 1772 – Orzignano, 6 settembre 1826)

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