Corriere Fiorentino

Discesa pericolosa

Corsa all’Europa: la squadra di Pioli non vince da oltre un mese e scende così all’ottavo posto, scavalcata anche dal Torino e dal Sassuolo

- Di Tommaso Loreto

Dopo undici giri la sensazione è che la macchina viola abbia un problema. E se la sosta ai box resta fissata per il mese di gennaio adesso solo Pioli può trasmetter­e le giuste modifiche da apportare in corsa.

La metafora automobili­stica si cala alla perfezione sul momento viola, dopo oltre un mese in cui la Fiorentina ha ridotto la percentual­e di vittorie a poco oltre il 35% sul totale delle gare disputate. Manca dal 30 settembre il massimo risultato (2-0 sull’Atalanta) con una striscia di tre pareggi e una sconfitta a confermare un mese di ottobre in ombra. La conseguenz­a è una lenta discesa in classifica (ora i viola sono ottavi), con le dirette concorrent­i che stanno recuperand­o e con le squadre più attrezzate che allungano.

L’ultima volta che i viola portarono a casa i tre punti si ritrovaron­o al terzo posto, in coabitazio­ne con Inter e Sassuolo; quattro partite più tardi sono cinque le posizioni perse. Non solo, perché il parziale racconta di una rimonta generale che la Fiorentina non ha potuto far altro che osservare.

È il Torino la squadra che ha effettuato più sorpassi, l’ultimo ieri con la vittoria di Genova che ha proiettato la squadra di Mazzarri dal meno 4 di fine settembre all’attuale più 1 su Simeone e compagni. I granata si ritrovano al settimo posto con un punto in meno rispetto al Sassuolo, al sesto, ed è in teoria in questo lasso di punti valido per l’Europa League che la Fiorentina ha perso posizioni. Numeri poco esaltanti per una squadra che inizialmen­te teneva ben altro passo. Col senno di poi l’ottimo avvio è stato ridimensio­nato dai risultati delle squadre affrontate al Franchi, con la sola Atalanta capace di migliorare il trend inizialmen­te negativo e che adesso si trova a un solo punto di distanza. Il Chievo dopo le sei reti rimediate a Firenze ha cambiato l’allenatore e continua a perdere (ieri è arrivata la terza sconfitta consecutiv­a per la squadra di Ventura) mentre Udinese e Spal non se la passano meglio con la squadra dell’ex Semplici che vive una forte flessione caratteriz­zata dallo stop interno con il Frosinone e dall’ultimo k.o. contro la Lazio. Se la Fiorentina è stata capace di battere nettamente soltanto le squadre che oggi albergano nella bassa classifica, con le prime della classe non c’è mai stata gloria (tre sconfitte con Napoli, Inter e Lazio) mentre anche con le dirette concorrent­i il bilancio è comunque peggiorato. I pareggi esterni rimediati a Genova, con la Samp, e a Torino avevano mantenuto la media inglese, ma l’ultimo pari di sabato sera certifica il rallentame­nto.

Niente di irreparabi­le, siamo ancora a meno di un terzo della stagione, ma pur sempre la spia di un malessere. Gli stessi pareggi colleziona­ti dopo la sconfitta dell’Olimpico, alla ripresa del campionato dopo l’ultima sosta, sono arrivati sempre in rimonta, con sei punti lasciati per strada. Ai rigori segnati da Veretout con Cagliari e Roma sono seguiti i pareggi di Pavoletti e Florenzi, mentre il gol iniziale di Benassi, a Torino, è stato pareggiato dal tiro di Aina. Anche su questo Pioli dovrà lavorare, cercando di limare i difetti che hanno impedito alla Fiorentina di difendere vantaggi preziosi e portare a casa punti. Perché il rischio di scivolare ancora e di ritrovarsi al mercato di riparazion­e troppo lontani dalle posizioni che contano ora è reale.

Statistich­e

Il Torino in un mese ha recuperato quattro punti e scavalcato di uno Pezzella e compagni, in difficoltà anche a difendere il vantaggio

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Giovanni Simeone a terra deluso dopo l’ennesimo gol sbagliato
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