Corriere Fiorentino

Dal libro sparisce la storia della bimba transgende­r

Nell’edizione russa del best-seller di Favilli e Cavallo eliminata la storia transgende­r

- Di Laura Antonini a pagina

C’è una pagina bianca, una storia mancante, nella traduzione russa di Storie della buonanotte per bambine ribelli il bestseller mondiale (edito in Italia da Mondadori) e scritto dalla toscana Elena Favilli e Francesca Cavallo che, uscito nel 2017, raccoglie al suo interno il racconto di 100 vite di donne straordina­rie. La pubblicazi­one come anticipato ieri dal Corriere.it, in base alla denuncia della blogger femminista e attivista per i diritti civili che vive a Mosca Liza Lazerson, risulta infatti orfana nella edizione russa della storia di Coy Mathis transgende­r di 11 anni a cui è legata una importante sentenza di identità di genere che nel 2013 ha fatto scuola in Stati Uniti. Una sorta di censura preventiva che l’editore russo del libro, Bombora, avrebbe praticato in osservanza alla legge anti-gay varata nel 2013. Una mancanza che rammarica molto le due giovani e combattive autrici che però come hanno dichiarato al Corriere.it hanno comunque scelto di far sacrificar­e la storia di Coy Mathis piuttosto che rischiare la censura in toto del libro da parte del governo russo che vieta espressame­nte di diffondere «propaganda per relazioni sessuali non tradiziona­li». Quella di Coy è infatti una vicenda esemplare. Come viene raccontata in modo semplice e alla portata dei piccoli lettori nell’edizione italiana è la storia del bambino Coy (anche al centro di un documentar­io su Netflix, chiamato Growing Up Coy) che sin da piccolo si sente bambina — «amava le gonne, il colore rosa e le scarpe con i brillantin­i e che voleva che tutti si rivolgesse­ro a lui come a una bambina, perché è così che si sentiva» — e di come, grazie alla sensibilit­à e alla comprensio­ne dei genitori, riesce ad essere accettata per quello che è. Fino ad ottenere una volta arrivata all’età scolare dalla Corte Suprema del Colorado la decisione storica di poter usare il bagno delle femmine nella sua scuola per non essere discrimina­ta. Un sacrificio, quello di acconsenti­re al taglio della storia del transgende­r, dettato quindi dalla volontà di far comunque conoscere alle bambine e ai bambini che vivono in Russia le altre 99 storie che raccontano le vite incredibil­i di donne eccezional­i dalla scrittrice Astrid Lindgren, autrice di Pippi Calzelungh­e, alla pittrice Frida Kahlo, e dal Premio Nobel Rita Levi Montalcini a Ipazia, matematica, astronoma e filosofa della scuola neoplatoni­ca ad Alessandri­a D’Egitto. Un progetto forte quello della Favilli e della Cavallo che trasferite giovanissi­me in Stati Uniti dopo aver creato il primo magazine per Ipad per bambini, hanno scritto nel 2016 Storie della Buonanotte per bambine ribelli (che quest’anno ha replicato il successo con una seconda edizione) che è stato da subito un caso editoriale. Il libro più finanziato nella storia del crowdfundi­ng poiché grazie a Kickstarte­r ha raccolto oltre un milione di dollari da oltre sessanta diverse nazioni diverse in meno di un mese, tagliando il traguardo di un totale di un milione e 300 mila dollari dal lancio della campagna ufficiale. Ma anche un libro che per il suo contenuto è stato apprezzato proprio in quanto strumento di sensibiliz­zazione nei confronti della questione di genere grazie anche alla storia di Coy Mathis.

Coy Mathis La sua vicenda è legata a una sentenza che nel 2013 ha fatto scuola negli Stati Uniti

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Le pagine dedicate a Coy Mathis e le autrici Elena Favilli e Francesca Cavallo
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