Sicurezza, degrado: Firenze avrà altre 250 telecamere
Saranno installate entro aprile e arriveranno a 800. Da oggi le potrà usare anche la Finanza
Il Grande Fratello, occhiuto e impiccione, dalla primavera del 2019 allargherà il suo campo d’azione. Già, perché Palazzo Vecchio ha deciso di istallare altre duecentocinquanta telecamere nei cinque quartieri (ora ce ne sono cinquecento) con l’obiettivo di arrivare, nell’arco di un anno, a ottocento dispositivi ad altissima definizione. Che tradotto vuol dire che rimarrà ben poco del territorio fuori dagli obiettivi. E sarà tutto visibile e gestibile in tempo reale. In questo modo Firenze diventerà una delle città italiane più spiate. La terza per essere precisi, dopo Milano e Roma (attualmente Firenze è quarta dopo Trento) che però hanno un’ampiezza di territorio ben superiore.
La blindatura elettronica è invocata come arma per combattere su un doppio fronte: quello della microcriminalità e quello del degrado. Senza considerare che c’è anche un altro impiego forse meno noto, la lotta al terrorismo internazionale. «Abbiamo fatto partire cinque appalti da 800 mila euro l’uno per aggiungere altre telecamere alle 500 già esistenti — dice l’assessore alla Sicurezza Federico Gianassi — Ma in questi giorni ne stiamo montando molte altre grazie alle risorse del “Patto per Firenze”, siglato alcuni anni fa con il governo Renzi. Non dimentichiamo che nel 2014 il sistema di video sorveglianza del Comune contava su 150 telecamere: c’è stato quindi un grande investimento». Le nuove istallazioni, aggiunge l’assessore, sono «nell’interesse dei cittadini, che le apprezzano, perché ci consente di avere più aree controllate e di fare prevenzione; nel caso questa non bastasse, possiamo aiutare la polizia giudiziaria e la procura ad individuare i responsabili di atti gravi, come è già successo». Il bando licenziato dalla giunta Nardella prevede una serie di postazioni aggiuntive da nord a sud di Firenze: trenta nel Quartiere 1, trentacinque nel Quartiere 2, ventuno nel Quartiere 3, ventisei nel Quartiere 4 e trentacinque nel Quartiere 5.
L’attenzione è chiaramente puntata sulle periferie. La zona che ne avrà di meno sarà il centro. Per evidenti motivi. Il numero dei dispositivi elettronici è già molto alto e la presenza delle forze dell’ordine è più costante. La differenza tra le «vecchie» e le nuove telecamere sta nella tecnologia: si passa dall’analogico al digitale: immagini più nitide, che finiranno in tempo reale alle centrali della polizia municipale, della questura, dei carabinieri e anche della guardia di finanza, che ieri ha firmato un protocollo con Palazzo Vecchio per poter usare le immagini catturate dagli ottocento occhi elettronici per attività di controllo del territorio e per motivi investigativi.
«L’utilizzo, anche da parte delle fiamme gialle del sistema di videosorveglianza di Palazzo Vecchio, consentirà di migliorare e perfezionare ulteriormente le attività di contrasto all’illegalità economica — spiega il generale Benedetto Lipari comandante provinciale di Firenze — orientando in modo più preciso le azioni sul territorio. In tal senso sarà dato un ulteriore supporto alle altre due forze di polizia nell’assicurare la tutela dell’ordine pubblico nell’ambito cittadino».
Problemi di privacy non ne esistono: le telecamere infatti sono tutte «denunciate» al Garante e le immagini vengono visionate e utilizzate soltanto da carabinieri, polizia, finanzieri e vigili urbani per intervenire se possibile anche in flagranza di reato (soprattutto grazie alle postazioni disseminate nei punti critici della città), o per utilizzare immagini e filmati come prova d’accusa nei processi. «Oltretutto — conclude il generale della Finanza Lipari — il sistema, oltre a una qualità delle immagini perfetta, ci dà la possibilità di poter andare a ritroso per ricostruire la scena del delitto ma anche di identificare i responsabili».
Infatti, mentre con i vecchi sistemi tutto quello che si intravedeva era nella maggior parte dei casi una sagoma che entra o che si allontana, adesso si potrà vedere in che direzione scappa un eventuale ladro, con che mezzo, molti particolari preziosi in più. E le indagini saranno più veloci.
La classifica
Solo Roma e Milano ne hanno di più L’assessore Gianassi: «Ai cittadini piacciono e quelle nuove forniranno immagini più nitide»