Trecento in pensione alla Nuovo Pignone E altrettanti assunti
Fino a 299 pensionamenti nei prossimi quattro anni alla BHGE Nuovo Pignone, con l’obiettivo di rinnovare parte della propria forza lavoro. Lo prevede un accordo sottoscritto tra l’azienda e i tutti sindacati alla fine di ottobre che ha ottenuto giovedì il via libera con un referendum. I lavoratori complessivamente impiegati da BHGE sono 4.500. I sindacati ritengono positivo l’impegno dell’azienda a trovare i meccanismi adeguati per favorire il trasferimento di competenze e il ricambio generazionale. Soprattutto perché questo processo, da completarsi entro il 2022, darà un saldo positivo: i lavoratori riassunti non dovranno essere neppure uno di meno rispetto a quelli che andranno in pensione. Lo «svecchiamento» della forza lavoro è essenziale per mantenere competitiva l’azienda che «dopo due anni difficili, comincia a rivedere ordinativi importanti», dice Davide Materazzi della Uilm. «Al di là delle difficoltà dell’azionista di riferimento, che comunque dismetterà le sue quote in modo graduale, l’attività industriale va bene. Il trasferimento di competenze ed esperienza è essenziale per il mantenimento della competitività di Bhge che ha reso solida e duratura l’attività industriale del Nuovo Pignone, mantenendo elevati livelli occupazionali anche durante la crisi». Un altro elemento dell’accordo che ha incontrato il favore dei sindacati è che i primi 50 nuovi assunti saranno lavoratori da stabilizzare, che attualmente sono inquadrati con contratti di somministrazione e staff leasing.