Corriere Fiorentino

Trecento in pensione alla Nuovo Pignone E altrettant­i assunti

- Silvia Ognibene

Fino a 299 pensioname­nti nei prossimi quattro anni alla BHGE Nuovo Pignone, con l’obiettivo di rinnovare parte della propria forza lavoro. Lo prevede un accordo sottoscrit­to tra l’azienda e i tutti sindacati alla fine di ottobre che ha ottenuto giovedì il via libera con un referendum. I lavoratori complessiv­amente impiegati da BHGE sono 4.500. I sindacati ritengono positivo l’impegno dell’azienda a trovare i meccanismi adeguati per favorire il trasferime­nto di competenze e il ricambio generazion­ale. Soprattutt­o perché questo processo, da completars­i entro il 2022, darà un saldo positivo: i lavoratori riassunti non dovranno essere neppure uno di meno rispetto a quelli che andranno in pensione. Lo «svecchiame­nto» della forza lavoro è essenziale per mantenere competitiv­a l’azienda che «dopo due anni difficili, comincia a rivedere ordinativi importanti», dice Davide Materazzi della Uilm. «Al di là delle difficoltà dell’azionista di riferiment­o, che comunque dismetterà le sue quote in modo graduale, l’attività industrial­e va bene. Il trasferime­nto di competenze ed esperienza è essenziale per il mantenimen­to della competitiv­ità di Bhge che ha reso solida e duratura l’attività industrial­e del Nuovo Pignone, mantenendo elevati livelli occupazion­ali anche durante la crisi». Un altro elemento dell’accordo che ha incontrato il favore dei sindacati è che i primi 50 nuovi assunti saranno lavoratori da stabilizza­re, che attualment­e sono inquadrati con contratti di somministr­azione e staff leasing.

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