Ritorno al Verdi

Angelo Branduardi e un cammino da tutto esaurito

Camminando, camminando per tutta l’Europa, Angelo Branduardi è tornato a Firenze. Mancava dal Teatro Verdi di Firenze da cinque anni. E ci torna stasera, sempre in sella al suo infinito – perché ormai ventennale – «Camminando Camminando Tour» con un tutto esaurito previsto da settimane. Il menestrello dalla chioma folta è reduce da un lungo tour per le città del vecchio continente dove ha proposto uno spettacolo antologico dei suoi oltre 40 anni di carriera tra leggende popolari, suoni medievali, rinascimentali e barocchi, ballate folk e canzoni popolari, poesie musicate e racconti religiosi, a partire dal classico e fiabesco «Alla fiera dell’est» al più recente «Il rovo e la rosa - Ballate d’amore e morte» passando per i capolavori «Gulliver, la luna e altri disegni» e «Il dito e la luna» con i testi di Giorgio Faletti. Con una parte dedicata al repertorio che lui stesso definisce esoterico” perché rappresenta «il tentativo di guardare al di là della porta chiusa, di scorgere ciò che non c’è ma che si vorrebbe che ci fosse». Lo stesso repertorio, con alcune variazioni, che sentiremo stasera a partire dalle 20.45 accompagnato da Fabio Valdemarin alle tastiere, Antonello D’Urso alle chitarre, Stefano Olivato al basso e Davide Ragazzoni alla batteria.