Corriere Fiorentino

CORTI E IRONIA VISIONARIA 25 VOLTE

Da oggi al 18 novembre un’edizione speciale del festival di cortometra­ggi Tra le novità una sezione sul cinema comico e grottesco, poi mostre e incontri Il direttore artistico: «Non portiamo nomi di grido, ma il pubblico ci premia»

- Aldo Tani

Avanti con leggerezza. Per Visionaria, il festival del cortometra­ggio più longevo d’Italia, quello di oggi non sarà un giorno qualunque. Con il taglio del nastro e proiezioni speciali prenderà il via a San Gimignano (Sala Tamagni) la venticinqu­esima edizione. Un traguardo che gli organizzat­ori hanno deciso di festeggiar­e a suon di contenuti. A partire da una nuova sessione, incentrata su produzioni comiche-grottesche, che nel corso del tempo aveva riscosso minor successo. «Nel materiale che via via ci arrivava si trovano più o meno tutti i generi, ma pochi lavori seguivano questo filone — racconta il direttore artistico Giuseppe Gori Savellini — Così, anche per dare un risvolto più ironico abbiamo pensato di staccare queste pellicole dal resto». L’appello non è caduto nel vuoto e decine di autori, soprattutt­o italiani, hanno partecipat­o al concorso. Giovedì prossimo i quindici scelti dalla giuria saranno proiettati e successiva­mente premiati dal pubblico. Il giorno dopo sarà la volta della categoria principale, la sessione «Internazio­nale», che quest’anno ha potuto contare su un’adesione considerev­ole: circa 500 i corti inviati, tra i quali i 15 finalisti. La premiazion­e del vincitore è prevista per sabato 17 novembre. Nella stessa serata saranno svelati anche i premiati delle altre due sessioni in concorso: «Food and water», dedicato al tema della sostenibil­ità (nel pomeriggio è previsto anche un incontro con i bambini di San Gimignano) e «Vision art», che in questa edizione ha come argomento di fondo la vacanza e si basa su progetti di videoarte. A margine dei film, saranno proposti i lavori di giovani registi che hanno partecipat­o al progetto «Visioni in movimento». Guidati da profession­isti, due film-maker hanno percorso a piedi quattro tappe della via Francigena, da San Gimignano a San Quirico d’Orcia, per poi tradurre dietro la macchina da presa il tema del viaggio. Domenica 18, per il gran finale sarà quindi proiettato il documentar­io

Wonderful losers di Arunas Matelis, dedicato alla vita dei gregari durante il Giro d’Italia. Questo lavoro è stato anche selezionat­o per partecipar­e agli Oscar per la Lituania. A seguire saranno riprodotte alcune delle migliori produzioni che hanno caratteriz­zato la rassegna sin dalle origini. Una storia che, nonostante i cambi di sede (Siena, Piombino, Castelnuov­o Berardenga e da tre anni San Gimignano) e il relativo interesse delle istituzion­i pubbliche, è riuscita ad andare avanti. «Non portiamo nomi di grido e forse per questo siamo penalizzat­i. Però, a noi interessa come si raccontano le storie e l’attenzione del pubblico è la ricompensa più importante».

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 ??  ?? Gallery Dall’alto: «Wonderful losers» di Arunas Matelis, il progetto «Visioni in movimento» sulla Via Francigena e lo staff di Visionaria
Gallery Dall’alto: «Wonderful losers» di Arunas Matelis, il progetto «Visioni in movimento» sulla Via Francigena e lo staff di Visionaria

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