Passeggiate in cantina (ma solo quelle d’autore)
A Suvereto in visita alle cantine Petra guidati dall’architetto Valentina Moretti pronta a spiegare come il maestro Mario Botta ha dato vita alla celebre costruzione caratterizzata da una cupola in legno pensata per ricreare all’interno dell’azienda vitivinicola uno spazio di concentrazione sensoriale. Alla cantina della tenuta Castello di Fonterutoli sulla magnifica collina di Castellina in Chianti lungo la strada che porta a Siena accompagnati da Agnese Mazzei, proprietaria ma anche progettista del luogo. Oppure a San Giustino Valdarno, in provincia di Arezzo nel borgo del Borro, in un tour tra vino e arte con uno staff di esperti dell’omonima tenuta e con l’architetto Elio Lazzerini pronto a svelare i segreti della nuova cantina e quelli della storica situata 8 metri sotto il livello del suolo. Sono solo alcune delle 12 incredibili mete di produzione del vino toscane che oggi aderiscono all’evento collettivo «Architetto in cantina» un progetto della rete di cantine Toscana Wine Architecture nata per valorizzare in modo trasversale il vino e un turismo non solo di settore. Tra le aperture ci saranno così anche quella di Cantina Antinori nel Chianti Classico di Rocca Frassinello a Gavorrano o di Tenuta Argentiera a Donoratico. Tour (alcuni prevedono una quota di iscrizione altri sono completamente gratuiti info e prenotazioni su www.winearchitecture.it) accomunati dall’avere come Cicerone un architetto, spesso lo stesso che ha edificato quella particolare cantina. Ma non mancherà il momento della degustazione dei vini, naturale epilogo — nella filosofia del progetto — a un tour che cercherà di far capire ai visitatori con la spiegazione della architettura della cantina il processo che porta dal grappolo alla bottiglia.