La lista civica dell’ex Sceriffo pensa a un suo candidato

Cioni: da soli al primo turno, niente accordi con Nardella

Niente accordi con il Pd e Dario Nardella, la lista civica di Graziano Cioni correrà da sola alle elezioni comunali di primavera. Almeno al primo turno. Ad annunciarlo è stato l’ex Sceriffo durante l’incontro di «Punto e a capo», il gruppo che ha creato insieme a Nicola Cariglia, ieri mattina alla Casa del Popolo 25 aprile. «Noi faremo una lista civica, autonoma, che esprimerà un nostro candidato sindaco», ha detto Cioni davanti ad una platea di circa 60 persone, tra cui suoi storici fedelissimi come l’ex deputata Tea Albini ma anche esponenti della sinistra fiorentina lontani dalle sue posizioni sulla sicurezza, come i consiglieri comunali Tommaso Grassi e Stefania Collesei, Sandra Gesualdi di Liberi e Uguali, e anche l’ex deputato grillino Massimo Artini (ora vicino al sindaco di Parma Federico Pizzarotti). Non si tratta di endorsement alla lista civica cioniana, ma di una volontà di dialogo sì («Sono qui per ascoltare», ha spiegato ad esempio Grassi). Un dialogo che Cioni sembra invece non voler intavolare con Nardella, a cui l’ex Sceriffo imputa di «non essersi fatto sentire abbastanza con prefetto e questore sulla questione sicurezza: doveva pretendere un coordinamento più stretto tra le forze dell’ordine». Nel suo intervento Cioni ha ricordato l’aggressione subita da un famoso cardiochirurgo di Careggi e sua moglie incinta dietro a piazza della Repubblica, i fenomeni dello spaccio in centro e fuori, l’insicurezza percepita ad alcune fermate della tramvia. E all’eventuale ballottaggio, sarà possibile un accordo tra «Punto e a Capo» e il sindaco uscente? «Si vedrà, ma Dario deve essere generoso con la città: faccia un passo indietro e ascolti tutta la sinistra», dice Cioni. (Paolo Ceccarelli)

 Dario ha sbagliato sulla sicurezza: doveva farsi sentire di più con questore e prefetto