Corriere Fiorentino

Il Fisco lo cerca, lui è irreperibi­le: marchese nei guai

Tante residenze, in 20 anni sono andate a vuoto 98 mila euro di notifiche. È indagato per falso

- La residenza Valentina Marotta

Per eludere i controlli della polizia, Elwood, il più magro dei Blues Brothers, dichiarava un falso indirizzo sulla patente: quello del campo di baseball di Chicago.

Anche il marchese Giampaolo Rosselli del Turco, secondo la Procura fiorentina, avrebbe affermato di vivere stabilment­e nella storica residenza fiorentina di famiglia in via Maggio o in via di Villa Demidoff. Lo faceva quando, di volta in volta, rinnovava la patente, dichiarava l’acquisto di una Mercedes al Pra (Pubblico registro automobili­stico) e si rivolgeva ai carabinier­i per denunciare un furto. In realtà, il nobiluomo era stato cancellato dall’elenco dei residenti di Firenze già dal 1998. Il motivo? «Per irreperibi­lità» in quelle abitazioni, si legge nel certificat­o dell’anagrafe di Palazzo Vecchio. Per questo motivo, Rosselli del Turco ha ricevuto l’avviso di conclusion­e indagini con l’accusa di falsità ideologica, errore determinat­o dall’altrui inganno e false attestazio­ni a pubblico ufficiale.

L’inchiesta parte da una querela di legali di Palazzo Vecchio per alcune multe non pagate. Poi a queste si era aggiunta pure la segnalazio­ne dell’Agenzia delle entrate. Dalle denunce emergeva che Rosselli Del Turco aveva accumulato un debito complessiv­o con l’Erario di oltre 98 mila euro. Sanzioni, pare, mai pagate perché — per gli inqui- renti — lui non era rintraccia­bile lì dove aveva indicato di abitare.

L’aristocrat­ico, secondo il sostituto procurator­e Christine von Borries, nella patente e al momento dell’acquisto di una Mercedes avrebbe autocertif­icato al Pubblico registro automobili­stico di vivere in via di Villa Demidoff. Gli atti di indagine dicono, però, che neppure lì i funzionari dell’Aci erano riusciti a rintraccia­rlo. Ecco perché qualche settimana fa è scattato il sequestro preventivo del certificat­o di proprietà e della carta di circolazio­ne della Mercedes. «Giampaolo Rosselli del Turco ha sempre vissuto a Firenze, nella centraliss­ima via Maggio — spiega il difensore l’avvocato Vincenzo De Franco — La contestazi­one della Procura è una mera sanzione amministra­tiva da codice della strada e nulla più».

L’avvocato De Franco conclude: «Dopo il sequestro della documentaz­ione della Mercedes, confermato anche dal Riesame, e l’acquisizio­ne al Pra di alcuni documenti è stata infatti riconosciu­ta la residenza di Roselli del Turco proprio in via Maggio».

Il marchese, in questi giorni, non è a Firenze. Ma ha chiesto di essere interrogat­o e nei prossimi giorni sarà convocato in Procura per raccontare la sua versione sulla vicenda.

 L’avvocato Non ha commesso alcun reato, ma un illecito amministra­tivo. Ora è riconosciu­to che abita in via Maggio

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Ecco il palazzo dei Rosselli del Turco in via Maggio

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