COSA TI PRESTO BIBLIOTECA DI OGGETTI
Alle Cure è nata la prima «Oggettoteca» toscana: invece dei libri si condividono accessori per la casa, giochi, materiali per il fai da te. E dietro al bancone sette ragazzi con disabilità e fragilità sociali. «Favoriamo la cultura dell’inclusione»
Ci sono oggetti che non usiamo più. Altri di cui abbiamo bisogno solo per poco tempo. Allora perché non darli e prenderli in prestito? È questa l’idea alla base della prima «Oggettoteca» della Toscana che apre a Firenze, nel quartiere delle Cure: qui invece dei libri si condividono attrezzi, materiale per il fai da te, accessori per la casa o il tempo libero, giocattoli. E dietro al bancone ci sono sette ragazzi con disabilità. Il progetto si ispira a iniziative sperimentate a Berlino e in Austria e, dal 2016, a Bologna. «Quando ho scoperto questo progetto mi è piaciuto subito — racconta Paola Giannetti di Holi Onlus che promuove l’Oggettoteca con l’associazione Le Curandaie — Noi ci occupiamo di ragazzi diversamente abili, l’inserimento lavorativo per loro è ancora più difficile, questa è un’occasione per impiegarli in un ambiente lavorativo adeguato alle loro competenze in cui possano acquisire capacità di autogestione del servizio offerto». Alle parole offensive di Grillo e Casalino contro autistici e down, loro rispondono come sanno meglio fare, con progetti concreti: «Le loro sono battute incommentabili, allucinanti, stiamo andando a una deriva folle», dice Giannetti. Il progetto ha anche altre finalità: favorire la cultura della condivisione, venendo incontro anche a chi ha problemi economici; evitare sprechi economici (non comprando qualcosa di cui c’è necessità solo per poco tempo e che poi verrebbe lasciato a prendere polvere in uno scaffale) ed aiutare l’ambiente, allungando il ciclo vitale degli oggetti, e quindi inquinando meno. Le persone quando si iscrivono al servizio, portano in condivisione un oggetto, decidendo se regalarlo o darlo in prestito per un po’. «Se non hanno oggetti da dare possono anche mettere a disposizione il loro tempo», spiega Paola. L’idea è stata subito accolta dall’associazione Le Curandaie, che ha dato il proprio spazio CureMake in via Pagano 26. «Ci interessa soprattutto il tema dell’inclusione, dare un’occasione di lavoro a questi giovani», spiega la presidente Serena Berti. La raccolta degli oggetti è già cominciata, i prestiti inizieranno invece da metà novembre (l’«Oggettoteca» sarà aperta dal 16 novembre per ora tre giorni alla
settimana, il martedì, il mercoledì e il venerdì dalle 15 alle 17). Tra gli scaffali, divisi in categorie casa, attrezzi, bambini, tempo libero e varie, si possono trovare per esempio una gelatiera, una macchina per fare la pasta, roller e monopattini, biciclette da bimbi, sdraiette per bebè, carica batterie, una macchina per aerosol, strumenti per il bricolage. A gestire i prestiti, grazie anche a un software facilitato creato apposta e schede si danno il turno sette ragazzi con disabilità o fragilità sociali, seguiti da tre educatori e coordinati da una psicologa. «Per ora non potranno essere pagati, ma cercheremo di raccogliere fondi per farlo in futuro».