Droga a Firenze: è un’emergenza
Due giorni fa a San Salvi un dipendente della Asl è morto per overdose. L’hanno trovato i colleghi di lavoro ormai senza vita nello spogliatoio con due siringhe accanto. Doveva iniziare il turno di lavoro ma al lavoro non è mai arrivato.
Calcolare quanta droga circola a Firenze è impossibile ma dalla mappa dello spaccio emerge che ogni quartiere ha i suoi pusher ma che è soprattutto il centro storico quello più bersagliato. Lo scorso agosto i carabinieri hanno sequestrato a Campi quasi 83 chili di marijuana spedita sottovuoto dalla Spagna destinata al mercato fiorentino. Sempre ad agosto la guardia di finanza ha scoperto a Empoli un carico di 756 chili di hashish, per un valore sul mercato al dettaglio di 10 milioni. La squadra mobile di Firenze nella notte di Halloween ha fermato in autostrada un trafficante con 16 chili di hashish.
Quattro anni fa a Firenze una ricerca aveva rilevato dati choc: dall’analisi delle acque dell’Arno era emersa una concentrazione di cannabis, cocaina ed eroina più elevata rispetto ad altre 17 città analizzate. Il dato certo è che le forze dell’ordine arrestano con cadenza quotidiana spacciatori che quasi sempre il giorno dopo si trovano nuovamente alla loro «postazione di lavoro».
Poliziotti e carabinieri raccontano sempre che il tempo che uno spacciatore ci mette a ritornare in libertà dopo l’arresto è nettamente inferiore al tempo che loro impiegano per assolvere tutte le pratiche burocratiche. In genere gli spacciatori vengono arrestati, portati in una cella di sicurezza in attesa della convalida. E, così come prescrivono le norme, quasi tutti vengono rimessi in libertà. Eppure i dati sulle carceri toscane rivelano che quasi
L’ultimo allarme
Due giorni fa un addetto della Asl è stato trovato morto per overdose negli spogliatoi di San Salvi Stava per entrare al lavoro