Forteto: Bambagioni ci ha diffamato I politici : noi con lui
Paolo Bambagioni alza il fascicolo e lo mostra a fotografi e telecamere. Sono gli atti della denuncia per diffamazione che è stata recapitata al consigliere regionale dalla cooperativa Il Forteto per alcune sue recenti dichiarazioni. Lui, membro della prima commissione regionale d’inchiesta (quando il sì alla relazione finale gli costò dure critiche da parte del suo Pd) e presidente della seconda, è stato denunciato a seguito di due interviste rilasciate nei mesi scorsi a «Affariitaliani.it» e «Lady Radio». La coop «continua a restare nelle mani di Rodolfo Fiesoli e dei suoi fedelissimi», «in trent’anni cento persone hanno lavorato gratis», «se il braccio economico (la coop, ndr), che è il frutto di questa comunità e la risorsa principale per mantenere tutte le spese legali affrontate in questi anni viene mantenuta, questo va a favore della setta», sono alcune delle frasi contestate dal presidente de Il Forteto, Ferdinando Palanti. L’esposto, presentato dall’avvocato Antonio D’Avirro, contesta che Bambagioni «offendeva la reputazione della cooperativa e insinuava ripetutamente che questa fosse complice degli illeciti compiuti da Fiesoli», e spiega che «nel corso delle tante udienze che si sono tenute, è stato dimostrato ampiamente che le persone che hanno lavorato presso la cooperativa sono state regolarmente stipendiate». La Procura di Firenze ha chiesto l’archiviazione del caso, ma Palanti ha presentato opposizione e la vicenda sarà discussa davanti al Giudice per le indagini preliminari. Bambagioni attacca: «Premesso che è incredibile che si neghi un fatto accertato, ovvero che per anni i soci lavoratori non hanno percepito lo stipendio, querelare me per aver detto che tra fondazione, comunità e cooperativa c’erano e ci sono forti commistioni rappresenta una sfida al lavoro del Consiglio regionale: ho detto quanto emerso dalla relazione delle commissioni d’inchiesta». E aggiunge: «Se la cooperativa fosse davvero cambiata non mi attaccherebbe». A Bambagioni è arrivata la solidarietà del presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani: «Inaccettabile, tutto il Consiglio gli è vicino». Poi anche quella dei parlamentari Deborah Bergamini, Stefano Mugnai (Fi) e Giovanni Donzelli (FdI) e dal gruppo regionale di Fi. «Auspico che il coraggio di Bambagioni — dice Bergamini — venga ripagato».