Nardella: basta melina sulle grandi opere Poi l’appello all’Ataf: sciopero da evitare
Richiesta di chiarezza al governo alla vigilia della conferenza dei servizi sulla pista di Peretola
difesa, strenua, delle grandi opere. La promessa di un intervento per aumentare la sicurezza degli autisti Ataf, ma anche un appello per scongiurare l’annunciato sciopero. Così ieri il sindaco Dario Nardella, intervistato nella rassegna stampa di Italia 7. «Sulle grandi opere occorre dire una parola chiara, definitiva, non solo sull’aeroporto per il quale abbiamo una riunione importantissima venerdì (domani ndr), nella quale tutti si dovranno esprimere e finalmente anche il governo, che uscirà finalmente da questo gioco di melina. Ma anche alle altre opere come il sottoattraversamento di Firenze, che serve a liberare i binari per i pendolari. E occorre parlare anche del fallimento di Condotte, con operai che da agosto non prendono lo stipendio», ha detto il sindaco, intervistato dal direttore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini. Un tema, quello dei pendolari, che oggi Nardella riprenderà, presentando la stazione che Ferrovie farà nascere in viale Guidoni, per completare il collegamento tramvia-ferrovia-aeroporto. Sul fronte grandi opere, Nardella trova subito la sponda dell’alleato Gabriele Toccafondi di Civica Popolare: «Siamo di fronte — dice Toccafondi — a un vero e proprio attacco quotidiano alla nostra città», su aeroporto, Tav, rifiuti ma anche «mancato adeguamento dell’organico delle forze dell’ordine. È evidente che il Governo punta a far marcire le questione per poi a farci sopra propaganda elettorale». Nardella ha anche lanciato un appello per provare a scongiurare lo sciopero degli autisti dell’Ataf, deciso dalle Rsu (e che ieri ha visto anche il sostegno della Fit Cisl, che però crede «ancora nel confronto, come unica fonte di soluzioni»): ma Nardella si è rivolto all’azienda, ricordando «di aver fatto un passo importante, assicurando la presenza dei vigili per la sicurezza. Un passo non scontato, dato che la sicurezza dipenderebbe da Ataf, non dal Comune». Ma ha anche ricordato di aver chiesto alla società un piano che porti ad un servizio notturno migliore, visto che «i fondi sono già stati stanziati», collegamenti efficienti tra le zone coperte dalla tramvia e quelle non coperte dai Sirio, e una riorganizzazione delle linee del centro. Un appello che, spera Nardella, possa riaprire il dialogo tra Ataf e i sindacati, ora impossibile, dato l’alto livello di scontro che ha portato l’Ad della società, Stefano Bonora, ad annunciare una lettera a tutti i dipendenti per mostrare «cosa hanno rifiutato i sindacati». Sul fronte delle grandi opere, si registra la posizione contraria del Comitato No Tav di Firenze, che si domanda invece dove sia «lo scandalo, se nel porre fine ad un progetto che si trascina da quasi venti anni o nel riproporlo ancora nonostante la sua totale inutilità e pericolosità».