Lo show multimediale di Van Gogh e i maledetti
Un’immersione sensoriale nell’arte di Van Gogh. Le immagini delle sue opere fanno da contrappunto a quelle di Cézanne, di Gauguin, di Modigliani, di Toulouse Lautrec e Soutine mentre le musiche di Verdi, Offenbach e Schubert trascinano il pubblico in un racconto digitale di sessanta minuti. Torna l’inedito show firmato Crossmedia Group con la mostra Van Gogh e i maledetti nel complesso di Santo Stefano al Ponte da oggi al 31 marzo. Immagini ad altissima definizione proiettate sulle architetture della chiesa e non più su maxi pannelli digitali, valorizzano lo spazio interno permettendo al pubblico di ammirare anche l’altare di Giambologna e la balconata di Buontalenti. «Quest’anno ci sono diverse novità. Lo spazio interno è stato rinominato la Cattedrale dell’immagine, permettendo al pubblico di ammirare molti capolavori della chiesa — spiega Federico Dalgas, presidente di Crossmedia — Ci sarà inoltre la Sala degli specchi, un caleidoscopio di immagini a 360 gradi e anche il bookshop sarà completamente rinnovato. Con un linguaggio molto contemporaneo veicoliamo contenuti artistici ai giovani, sempre più ricettivi di fronte alle nuove tecnologie».
Dopo sei mesi di ricerche iconografiche sono state scelte più di cinquecento opere e documenti d’epoca per mostrare le atmosfere parigine di un periodo che ha lasciato tracce indelebili nella storia dell’arte. La vita trasgressiva degli artisti maledetti ha ancora la capacità di emozionare tra musiche, immagini e suoni che si integrano perfettamente, ponendosi come alternativa complementare alle mostre tradizionali. «Rileggiamo gli artisti del passato per rivivere la Parigi dell’epoca in cui i bohémiens, tra numerose difficoltà economiche, si dedicavano completamente alla verità, all’amore e alla bellezza» conclude il regista Stefano Fomasi. Info: vangogheimaledetti.com