Corriere Fiorentino

Nardella s’infuria: il mio partito si chiama Firenze

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«Il mio partito si chiama Firenze», dice Dario Nardella. È arrabbiato, il sindaco, ma tenta di trasformar­e l’ira in energia per la lunga campagna elettorale che lo aspetta. È arrabbiato perché la candidatur­a di Marco Minniti, di cui è stato uno dei primi firmatari, è naufragata per le tensioni tra l’ex ministro dell’Interno e Matteo Renzi. Ed è arrabbiato perché le voci sul possibile nuovo partito dell’ex premier (smentito ieri per la prima volta a tarda sera) creano agitazione anche nel Pd fiorentino a 5 mesi dalle elezioni. Quella per Palazzo Vecchio sarà una sfida ad altissimo valore simbolico: vincere a Firenze, per la Lega, vorrebbe dire umiliare i renziani. Non a caso il 20 dicembre Matteo Salvini arriverà in città per lanciare la campagna del Carroccio. In questo contesto, Nardella avrebbe bisogno di un partito compatto e impegnato solo sulle elezioni. Invece si ritrova in mezzo al congresso e forse alla vigilia di una scissione. Da qui la scelta di non parlare più delle beghe interne al Pd e di puntare tutto sul suo profilo di sindaco. «Ora sono al 100% pancia a terra impegnato per Firenze. Non ho intenzione di occuparmi della politica nazionale: sono concentrat­o su Firenze, faccio il sindaco di Firenze, e mi preparo per proporre ai fiorentini un progetto per i prossimi cinque anni», ha detto ieri, con la ripetizion­e del nome della città che sembra diventare il mantra per scacciare gli incubi targati Pd. Puntare tutto sulle cose fatte da primo cittadino, disinnesca­re il racconto delle elezioni come un piccolo referendum su Renzi e il renzismo, dare un profilo civico alla coalizione. Tradotto: dare forza alle liste civiche, in particolar­e quella che porterà il suo nome, che affiancher­anno il Pd. Tra queste potrebbe esserci anche quella di Vittorio Sgarbi. «Mi ha chiesto Nardella di sostenere la sua candidatur­a con la lista Rinascimen­to», ha detto Sgarbi a Rtv38, aggiungend­o però che «Firenze probabilme­nte non resterà alla sinistra. Troppi sono stati gli errori di Renzi». Nardella non smentisce la richiesta, anzi: «Sgarbi? È una persona brillante». (P.C.)

Vittorio Sgarbi «Dario mi ha chiesto di sostenere la sua candidatur­a con la lista Rinascimen­to»

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