«Martina fuggiva da uno stupro» Il pm chiede 7 anni
Sette anni di reclusione: 4 per tentativo di violenza sessuale di gruppo e altri 3 per il reato di morte in conseguenza di altro reato. È la richiesta avanzata ieri dal procuratore di Arezzo Roberto Rossi per i due ragazzi di Castiglion Fibocchi, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, nel processo per la morte della studentessa Martina Rossi, precipitata, nel 2011, dal sesto piano dell’hotel dove alloggiava in vacanza a Palma di Maiorca. Il procuratore Roberto Rossi, nella sua lunga e dettagliata ricostruzione, ha posto l’accento sul fatto che la giovane non indossasse gli shorts, oltre che sui graffi sul collo di Albertoni. Elementi che, uniti alle versioni contraddittorie dei ragazzi, «alla finestra già aperta» e alla «caduta a candela, senza alcuno slancio», proverebbero, secondo la tesi accusatoria, l’ipotesi che la studentessa di Genova sia caduta dal balcone provando a sfuggire ad un tentativo di stupro. «Sono contento perché questa ricostruzione restituisce dignità a Martina— ha commentato al termine dell’udienza il padre Bruno Rossi —. Non ci sono pene sufficienti per una mancanza così grande. Non ci sono pene sufficienti per due ragazzi che mostrano una così totale indifferenza». La difesa parlerà lunedì 10 dicembre. (Chiara Calcagno)