Prato, il blitz dei vigili con il metro È la battaglia dei tavolini all’aperto
Controlli sull’occupazione del suolo da parte dei locali. La protesta dei commercianti
Botta e risposta Il Comune: chiamati dai residenti Confesercenti: ma quando d’estate chiediamo più controlli sulla movida non viene nessuno
Alle sette di sera, nelle strade cuore della movida del centro storico, si sono presentati una decina di agenti della polizia municipale. Con il metro in mano. Non si tratta né dell’ora né del giorno di punta — mercoledì è considerato un momento di relativa quiete da quelle parti — ma il compito dei poliziotti è in questo senso facilitato: misurare quanto spazio occupano i tavolini esterni di bistrot e ristoranti, per poi eventualmente sanzionare le irregolarità. «È un atto dovuto di fronte alle segnalazioni dei residenti», spiega l’assessore allo Sviluppo economico Daniela Toccafondi, che anticipa e tenta di parare la perplessità dei commercianti.
«Queste cose ci scoraggiano un po’, ma noi vogliamo andare avanti per il bene della città e dei nostri clienti», spiega uno dei commercianti simbolo del centro storico, Fausto Bagattini del ristorante etiope Kaldi’s Kaffè. Lui non ha ancora ricevuto nessun verbale. Ma è probabile che, come in altri casi, piccole irregolarità vengano riscontrate. In quel caso la multa da pagare è di circa 180 euro, che si riduce a 120 se si paga in tempi brevi. Non è infatti la prima volta che l’amministrazione comunale guidata da Matteo Biffoni invia controlli nella zona di via Settesoldi, attorno a cui si è sviluppato negli ultimi tre anni un consistente proliferare di attività ristorative e ricreative.
Nel dedalo di vie tra il Duomo e Santa Maria delle Carceri ci sono almeno una trentina di attività di questo segno, che hanno avuto l’effetto di popolare il centro, soprattutto la sera. Qualcuno l’ha chiamata movida, altri la chiamano liberazione dal degrado. Quel che va in scena è il copione ripetitivo di decine di città italiane sin dagli anni Novanta: spazi in cui le esigenze dei residenti si scontrano con quelle dei commercianti. Sono stati gli abitanti della zona infatti — come conferma la Polizia municipale — a chiamare il controllo anche in questa occasione. «D’estate chiediamo sempre più controlli della polizia municipale per evitare che la movida degeneri — ha protestato ieri Roberto Rosati di Confeserceti alla trasmissione «Parliamoci Chiaro» di Tv Prato — e ci viene sempre detto che ci sono problemi di pagamento degli straordinari. Non accetto che mi si dica che è più importante utilizzare dieci vigili per misurare la distanza tra i tavolini». Una polemica su cui soffia anche Daniele Spada di Confcommercio, che comunque chiarisce e corregge il collega spiegando che «l’ordine pubblico non può essere gestito dai poliziotti municipali».
Proprio per venire incontro alle esigenze dei commercianti del centro il sindaco Biffoni, già da due anni, aveva azzerato le tasse di occupazione del suolo pubblico. Un risparmio di almeno 150 euro l’anno. «Che ci piacerebbe non ripagare in multe», scherza uno dei ristoratori di via Settesoldi.