Corriere Fiorentino

Accordo a un passo con un colosso Usa: case di lusso nell’ex teatro

Trattativa quasi chiusa con Hines, che ha già investito in via Tornabuoni. La facciata resterà

- Di Marzio Fatucchi a pagina

Il recupero e la trasformaz­ione dell’ex Teatro comunale si sblocca. La vecchia casa del Maggio musicale, ora nelle mani di Cdp Investimen­ti Sgr (il «braccio armato» delle operazioni di valorizzaz­ione immobiliar­i di Cassa depositi e prestiti), sta per partire con una nuova vita.

Via il teatro, resterà la facciata, verrà anche «riqualific­ato il parterre centrale di via Solferino a partire dal disegno originale del Poggi». E a rendere possibile l’operazione, sarà un colosso presente in 207 città in tutto il mondo, con un patrimonio da 116,4 miliardi di dollari: la Hines. Il suo managing director per l’Italia, Mario Badessa, aveva annunciato lo scorso gennaio, a Il sole 24 ore, che era pronto ad investire a Firenze. Qui la Hines ha una delle tre proprietà italiane, dopo aver acquistato il grande palazzo di via Tornabuoni dove hanno sede Burberry, Tiffany ed un hotel a 4 stelle. Il piano di sviluppo di questa società è orientato, in Italia, soprattutt­o alle residenze studentesc­he, vera gallina dalle uova d’oro del mercato immobiliar­e in questi anni e nei prossimi. Ma per l’ex Teatro comunale hanno fatto uno strappo. E, come previsto dal piano di recupero approvato lo scorso 27 settembre da Palazzo Vecchio, al posto del Comunale la Hines realizzerà residenze di lusso, in base al progetto di Archea di Marco Casamonti.

Nessuno conferma ufficiale, ma tra Milano, Firenze e Roma rimbalza la notizia che la trattativa tra Hines e Cdp Investimen­ti Sgr sarebbe in fase avanzatiss­ima, a un passo dalla chiusura. E il Comune può tirare un sospiro di sollievo: nell’attesa di trovare un soggetto privato pronto ad investire, il palazzo aveva già cominciato a subire i danni del tempo, con tanto di un crollo di un cornicione, un mese fa.

Il recupero dell’ex Teatro comunale era stato in un primo momento nelle mani della Nikila di Luigi Dagostino, manager della moda e degli outlet di lusso. La prima firma era del 2015, poi Dagostino e la Nikila sono finiti in guai giudiziari, il compromess­o già firmato con Cdp è stato rescisso. In quel momento, l’operazione era da 25 milioni di euro per l’ingresso nel bene, acquisito da Cdp per 23 milioni di euro: poi ci sono i fondi da impiegare per la ristruttur­azione.

Il piano di recupero, si legge nella nota del Comune dopo l’adozione da parte della giunta, riguarda «una superficie utile lorda massima di 18mila metri quadrati (rispetto al piano del 2012 che ne contava 21mila metri quadrati), ma il piano ne insedia circa 15mila». Il 95% sarà destinato a residenze, « il restante 5% destinato ad attività direzional­i e di servizio».

L’ex Teatro comunale è stato abbandonat­o dalla fondazione a fine del 2014, dopo il completame­nto della prima parte dell’Opera di Firenze, alle Cascine.

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L’ex teatro Comunale di Corso Italia
 ??  ?? La pagina del «Corriere Fiorentino» dello scorso 7 ottobre
La pagina del «Corriere Fiorentino» dello scorso 7 ottobre

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