«Andrò in Olanda Vorrei tornare, ma non da precario»
Non appena finita la specializzazione in otorino-laringoiatria, il dottor Glauco Cristofaro partirà per l’Olanda. Per Utrecht, dove ha vinto una borsa di studio, una delle tre messe in palio per tutta Italia da un’azienda privata. «In Olanda avrò la possibilità di lavorare fin da subito, imparando anche cose oltre la routine, come qui in Italia invece non sarebbe possibile».
Dottor Cristofaro, perché andarsene?
«La mia ambizione futura è di tornare per lavorare nel Servizio sanitario pubblico. Ma appena finita la specializzazione, ora sono all’ultimo anno, sarebbe difficile essere assunti qui. È più semplice crescere professionalmente all’estero o nel privato e poi, tra qualche anno, provare un concorso da dirigente medico».
Non può farlo subito dopo la specializzazione?
«Nella mia disciplina di concorsi ce ne sono pochi. E quando ci sono hanno tempi lunghi. Spesso si passano anni lavorando con contratti a tempo determinato, contratti di convenzione. Dopo tanti anni di studio e formazione il tempo indeterminato è un miraggio».
È stato un percorso lungo arrivare alla fine della specializzazione?
«Ho 38 anni, mi sono laureato nel 2009 e sono riuscito a entrare nella specializzazione solo nel 2014. Fino ad allora ho fatto di tutto: la guardia medica, ho lavorato nelle case di cura, dove sono stato anche aiuto in sala operatoria, poi ho fatto agopuntura...».
L’estero e il privato danno quindi una prospettiva più immediata?
«Sì e non solo. È chiaro che io dovrò fare tantissimi interventi alle tonsille e alle adenoidi per crescere, ma se restassi qui farei per anni solo quelli, la routine. In Olanda avrò la possibilità di imparare cose più specifiche, crearmi competenze che potranno aiutarmi in futuro a tornare qui e vincere un concorso».
Passerà molto tempo prima del suo rientro in Italia?
«Se si parla di Italia, è possibile che possa tornare presto: a Bolzano, che è provincia autonoma, ci sono posti di lavoro e stipendi che qui ci sogniamo».
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