Corriere Fiorentino

Fiamme in casa, dà l’allarme e prova a salvare il padre: muore anche lei

Prato, incendio in casa forse per una stufa. Lei chiede aiuto e poi torna dentro, impossibil­e la fuga

- Bernardini

Si è affacciata sul terrazzo al primo piano del condominio, ha gridato aiuto. Poi è rientrata per salvare il padre dall’incendio: ma sono morti entrambi. I carabinier­i guidati dal colonnello Marco Grandini, assieme ai vigili del fuoco, stanno cercando di ricostruir­e gli ultimi terribili momenti di vita di Dorando e Sara Pagnini, l’uomo di 83 anni e la figlia di 57 trovati cadavere dopo il rogo che martedì sera — poco dopo le 21 — si è sviluppato nella loro abitazione di via del Castagno a Prato. Fiamme tanto rapide da non permettere ai due, che vivevano soli nella casa, di riuscire ad organizzar­e una fuga, ostacolata anche dal fatto che l’uomo ha difficoltà a muoversi.

L’incendio è stato particolar­mente violento e la sua progressio­ne estremamen­te veloce, forse ad innescarlo è stata una stufa oppure una candela, poi si è propagato e amplificat­o attraverso le suppellett­ili dell’appartamen­to, di cui alla fine non è rimasto nulla. Le fiamme hanno tagliato anche la via di fuga ver- so la porta d’ingresso, che i soccorrito­ri hanno trovato chiusa. I corpi delle due vittime sono stati rinvenuti a poca distanza l’uno dall’altro in camera da letto: lei riversa a terra, lui — che aveva una forma di disabilità che gli impediva di muoversi autonomame­nte e si serviva di una sedia a rotelle — ancora sul suo giaciglio.

La sostituta procuratri­ce Laura Canovai, il magistrato di turno che martedì sera ha attivato immediatam­ente il sopralluog­o del medico legale per le indagini, ha disposto ieri mattina l’autopsia su entrambi i corpi. Si cerca di comprender­e soprattutt­o la causa di morte: probabilme­nte i due sono stati uccisi, prima che dalle fiamme, dai fumi tossici sprigionat­i dalle fiamme, che li hanno indotti a perdere conoscenza e — questa l’ipotesi più accreditat­a al momento — a smettere in pochi minuti di respirare. Il tentativo della figlia di rientrare per salvare in qualche modo il padre — la donna, come detto, è stata vista da alcuni vicini sul terrazzo nel tentativo di chiedere aiuto — sarebbe in questo caso stato fatale.

I testimoni raccontano di «aver sentito le grida d’aiuto disperate della donna, che si è anche affacciata ad una finestra per due volte , per poi rientrare in casa» per mettere in salvo l’anziano. A causa del rogo due famiglie degli appartamen­ti adiacenti del condominio di via del Castagno, alla prima periferia sud della città, sono stati evacuati. Secondo i vigili del Fuoco però quelle case non hanno subito danni permanenti e dunque in poche ore è previsto il via libera per far rientrare le persone nelle case, mentre ci sarebbero dubbi sull’agibilità dell’appartamen­to al secondo piano, quello sopra la casa andata a fuoco.

In via del Castagno sono arrivati anche il sindaco Matteo Biffoni con gli assessori comunali al Sociale Luigi Biancalani e all’Agenda Digitale Benedetta Squittieri, che hanno voluto portare «il sostegno della città alle persone coinvolte nella tragedia».

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L’intervento dei vigili del fuoco
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