DA VINCI STYLE COSÌ TESSEVA IL GENIO
A Prato alla scoperta delle le macchine per lavorare la seta e per realizzare i ricami Le progettava Leonardo nella sua veste di ingegnere già cinque secoli fa, il museo del Tessuto le celebra con disegni, modellini e un impianto multimediale
Le macchine per la «ritorcitura» PRATO e «binatura» del filato di seta dotati di meccanismi di arresto; un «maglio battiloro» — complicato dispositivo con un cuneo gigante — per la produzione di lamine da sbalzo per il ricamo e del tessuto; un telaio meccanico dotato di navetta lanciata in automatico. Sono i progetti straordinari di Leonardo, realizzati al Museo del Tessuto di Prato.
Le ricostruzioni tridimensionali e gli apparati multimediali, oltre ai modelli in scala partoriti dal genio di Vinci, abitano la mostra il museo pratese che inaugura domani. Leonardo da Vinci, l’ingegno, il tessuto rimarrà allestita sino al 26 maggio prossimo. L’evento fa parte delle iniziative per i 500 anni dalla morte del genio e nasce per unire il suo estro creativo alla vocazione industriale di questo territorio. Il legame tra le sue intuizioni e l’ingegneria meccanica applicata all’industria tessile, già preponderante nell’economia del territorio al tempo di Leonardo, è la chiave del percorso. Il distretto industriale su cui sorge il museo — e il museo stesso, che si articola all’interno dell’ex fabbrica Campolmi — opera infatti da oltre 9 secoli e ancora oggi rappresenta la realtà produttiva del settore tessile-abbigliamento più estesa d’Europa. Proprio l’interesse e l’ingegno di Leonardo nello studio e nella messa a punto di dispositivi e macchine per la produzione di tessuti ha avvicinato lo staff del museo alla scelta di proporre questa esposizione. «Abbiamo deciso di celebrare la ricorrenza vinciana — spiega il presidente del Museo, Francesco Marini — attraverso un’iniziativa che valorizza la vocazione tessile della nostra area, facendo conoscere al pubblico le straordinarie innovazioni che Leonardo ha introdotto nella meccanizzazione del processo di lavorazione dei tessuti». La mostra è organizzata dalla Fondazione Museo del Tessuto di Prato in collaborazione con il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e
il Museo Leonardiano di Vinci. Il percorso si apre con le riproduzioni in grande scala di alcuni dipinti di Leonardo: gli studi leonardeschi sul panneggio e le sue osservazioni per una restituzione in pittura della consistenza delle stoffe sono centrali anche in questa parte. Accanto si staglia l’installazione sonora ispirata a un immaginario spartito, ideato a partire dai progetti di Leonardo degli strumenti musicali. Nella seconda sezione della mostra uno scenografico allestimento evoca infine i meccanismi delle ruote dentate dei disegni di Leonardo, che introducono al tema degli studi sui dispositivi e sulle macchine, oltre che alle loro riproduzioni.