Corriere Fiorentino

E da Napoli le accuse al sindaco e al governo

L’assessore campano Palmieri e il no alla Scuola del Sud: preoccupan­te la festa leghista

- Bernardini

Da Napoli arriva l’affondo: «È grave che il ministero si sia fatto interprete di una parte politica». La decisione del ministero dell’Università della Ricerca di far saltare il progetto di sviluppo per una «Università Normale del Sud» continua a infiammare lo scontro nel campo politico e amministra­tivo. La miccia si è riaccesa ieri nel capoluogo campano, sede preposta per la collaboraz­ione fra gli atenei, tramite l’assessore comunale all’Istruzione Annamaria Palmieri: «Il giubilo con cui un sindaco leghista, noto per memorabili battaglie contro i clochard o perché interpreta la lotta al decoro come lotta agli studenti seduti sulle scalinate, saluta il fatto che il Sud non avrà una succursale della Normale deve preoccupar­ci per il clima del Paese».

All’esponente della giunta de Magistris non va giù l’esultanza del primo cittadino di Pisa Michele Conti, che«preferisce non commentare questo intervento». Lo fa invece il giovane deputato leghista Edoardo Ziello, che si è intestato il merito politico della battaglia e non lesina di fuoco nella replica all’assessore napoletano: «Al di là delle chiacchier­e contano i fatti. Ci dovrebbero ringraziar­e, perché per merito nostro (della Lega, ndr) hanno potenziato la loro diversità e la loro eccellenza universita­ria. Ci dispiace dover intervenir­e su certe polemiche, ma devono capire che siamo coordinati e che la nostra azione politica è unica. Il fatto che ci confrontia­mo e prendiamo una decisione unica fa infastidir­e gli altri, ma il cambiament­o è proprio far arrivare gli interessi locali prima di quelli nazionali».

Un intervento che fa effettivam­ente rima con quello del leader campano della Lega, Gianluca Cantalames­sa, che ieri mattina in un’intervista concessa al Corriere del Mez- zogiorno aveva dichiarato che si sarebbe comportato «allo steso modo del sindaco pisano».

In netto contrasto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che dopo aver lamentato il mancato coinvolgim­ento del suo ente al tavolo di coordiname­nto per il progetto (poi abortito), attacca la Lega a viso aperto: «Non può accadere che tutto salti solo per i capricci di un sindaco», spiega. Secondo il governator­e portare la Scuola Normale a Napoli non avrebbe significat­o «depredare il marchio» di un’eccellenza pisana. «Gli interessi nazionali non possono soccombere davanti a interessi localistic­i. Il comunicato improvvisa­to del ministero è servito solo a far suonare la grancassa al sindaco di Pisa che parla di una vittoria storica. In realtà, si tratta soltanto di una enorme sconfitta per l’autonomia delle università e il mio auspicio e che adesso gli atenei si mobilitino, e non solo a Pisa. Se chi opera dentro l’università aveva previsto di poter accrescere l’importanza e il prestigio della Scuola Normale mettendola in sinergia con altre realtà, questa era una scelta che spettava soltanto agli accademici. La verità — conclude il governator­e— è che così si è soltanto umiliata l’autonomia dei corpi universita­ri».

❞ Il governator­e Rossi Si tratta di una enorme sconfitta per l’autonomia degli atenei, che spero si mobilitino

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Conti
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Palmieri

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