Corriere Fiorentino

Ora Lafont è senza diga

Verso il derby Sei gol subiti nelle ultime due partite, anche la difesa viola sembra in crisi Il portiere francese ha studiato a fondo i propri errori, mentre lavora sul fisico ancora acerbo

- Stefano Rossi

Se è vero che il miglior attacco è la difesa, la Fiorentina ha un’arma in più degli altri. Si chiama Alban Lafont, ha soli diciannove anni, e pur essendo uno dei più promettent­i portieri a livello europeo ha un trascorso da attaccante. Certo, è giovane e in quanto tale può vivere dei momenti di flessione nel rendimento.

È proprio quello sta succedendo nelle ultime settimane. A lui, ma a tutto il reparto difensivo che ha il compito di aiutarlo a proteggere la porta. Contro Juventus e Sassuolo, il francese ha subito sei gol. Quasi la metà delle reti che ha incassato da quando veste la maglia viola. In particolar­e a Reggio Emilia ha commesso un paio di leggerezze che il Sassuolo è riuscito ad ottimizzar­e. Quel pallone respinto centrale su Duncan e la posizione non corretta sul tiro dalla lunga distanza di Sensi lo hanno punito con due reti pesanti. Durante il lavoro settimanal­e, Lafont ha visto e analizzato i gol subiti al video. Lo ha fatto anche per quelli che gli ha segnato la Juventus. Insieme ad Alejandro Rosalen Lopez, preparator­e dei portieri, sta lavorando per ottimizzar­e la scelta dei tempi e ridurre al minimo il margine di errore. E poi per a affinare la sua tecnica.

Lo staff viola però deve sempre tener presente un altro aspetto, quello fisico. Già, il corpo di Alban non è ancora definitiva­mente sviluppato nonostante sia molto alto (193cm) e ben piazzato. Per questo motivo i preparator­i lo seguono nel dettaglio e tengono presenti i dati che raccolgono durante la preparazio­ne degli esercizi specifici. Il suo calo di rendimento non è da ricondurre a questo, anzi. È il contesto generale della squadra che sta trovando difficoltà di varia natura. Innanzitut­to l’astinenza dei tre punti che ormai va avanti da due mesi e mezzo. Poi contano i singoli casi: ad esempio Juve e Sassuolo sono due delle squadre che segnano di più nel campionato. I bianconeri realizzano di media oltre due gol a partita. Durante la stagione Alban è riuscito a non subire alcuna rete nelle sfide contro Udinese, Spal, Atalanta e Bologna. Più in generale il periodo di calo sta coinvolgen­do tutta la difesa che, fino ad un paio di settimane fa, era un reparto solido e compatto.

Nell’ultima sfida l’assenza di Hugo ha spinto Pioli a schierare Milenkovic centrale con Pezzella al suo fianco. È quello il suo ruolo naturale, ma il serbo è incappato in una giornata storta ed ha commesso più di un’imprecisio­ne, il culmine lo ha raggiunto con l’espulsione che non gli farà giocare la gara con l’Empoli. Al suo posto ci sarà Laurini che, proprio a Reggio, è stato più preciso e ordinato. Il capitano Pezzella invece ha saltato per infortunio la trasferta di Bologna e in quell’occasione Ceccherini lo ha sostituito degnamente. E poi di tiri in porta quel giorno ce ne son stati davvero pochi.

Domani invece bisognerà recuperare le certezze smarrite. Francesco Caputo dell’Empoli ha realizzato un assist ma soprattutt­o ha segnato otto gol, più di tutti gli attaccanti viola messi insieme. E, in ben tre occasioni, ha colpito pali e traverse. Solo Immobile, fra gli attaccanti italiani, è riuscito a fare meglio di lui e Quagliarel­la della Samp, anch’egli a quota otto. La difesa della Fiorentina dovrà riuscire a ridurre i tanti palloni che Caputo gioca e riceve. Il primo passo per tornare a vincere è lì, nella difesa che deve tornare il primo attacco. Una diga da chiudere il prima possibile.

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Alban Lafont, 19 anni, alla prima stagione con la maglia della Fiorentina

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