Ora Lafont è senza diga
Verso il derby Sei gol subiti nelle ultime due partite, anche la difesa viola sembra in crisi Il portiere francese ha studiato a fondo i propri errori, mentre lavora sul fisico ancora acerbo
Se è vero che il miglior attacco è la difesa, la Fiorentina ha un’arma in più degli altri. Si chiama Alban Lafont, ha soli diciannove anni, e pur essendo uno dei più promettenti portieri a livello europeo ha un trascorso da attaccante. Certo, è giovane e in quanto tale può vivere dei momenti di flessione nel rendimento.
È proprio quello sta succedendo nelle ultime settimane. A lui, ma a tutto il reparto difensivo che ha il compito di aiutarlo a proteggere la porta. Contro Juventus e Sassuolo, il francese ha subito sei gol. Quasi la metà delle reti che ha incassato da quando veste la maglia viola. In particolare a Reggio Emilia ha commesso un paio di leggerezze che il Sassuolo è riuscito ad ottimizzare. Quel pallone respinto centrale su Duncan e la posizione non corretta sul tiro dalla lunga distanza di Sensi lo hanno punito con due reti pesanti. Durante il lavoro settimanale, Lafont ha visto e analizzato i gol subiti al video. Lo ha fatto anche per quelli che gli ha segnato la Juventus. Insieme ad Alejandro Rosalen Lopez, preparatore dei portieri, sta lavorando per ottimizzare la scelta dei tempi e ridurre al minimo il margine di errore. E poi per a affinare la sua tecnica.
Lo staff viola però deve sempre tener presente un altro aspetto, quello fisico. Già, il corpo di Alban non è ancora definitivamente sviluppato nonostante sia molto alto (193cm) e ben piazzato. Per questo motivo i preparatori lo seguono nel dettaglio e tengono presenti i dati che raccolgono durante la preparazione degli esercizi specifici. Il suo calo di rendimento non è da ricondurre a questo, anzi. È il contesto generale della squadra che sta trovando difficoltà di varia natura. Innanzitutto l’astinenza dei tre punti che ormai va avanti da due mesi e mezzo. Poi contano i singoli casi: ad esempio Juve e Sassuolo sono due delle squadre che segnano di più nel campionato. I bianconeri realizzano di media oltre due gol a partita. Durante la stagione Alban è riuscito a non subire alcuna rete nelle sfide contro Udinese, Spal, Atalanta e Bologna. Più in generale il periodo di calo sta coinvolgendo tutta la difesa che, fino ad un paio di settimane fa, era un reparto solido e compatto.
Nell’ultima sfida l’assenza di Hugo ha spinto Pioli a schierare Milenkovic centrale con Pezzella al suo fianco. È quello il suo ruolo naturale, ma il serbo è incappato in una giornata storta ed ha commesso più di un’imprecisione, il culmine lo ha raggiunto con l’espulsione che non gli farà giocare la gara con l’Empoli. Al suo posto ci sarà Laurini che, proprio a Reggio, è stato più preciso e ordinato. Il capitano Pezzella invece ha saltato per infortunio la trasferta di Bologna e in quell’occasione Ceccherini lo ha sostituito degnamente. E poi di tiri in porta quel giorno ce ne son stati davvero pochi.
Domani invece bisognerà recuperare le certezze smarrite. Francesco Caputo dell’Empoli ha realizzato un assist ma soprattutto ha segnato otto gol, più di tutti gli attaccanti viola messi insieme. E, in ben tre occasioni, ha colpito pali e traverse. Solo Immobile, fra gli attaccanti italiani, è riuscito a fare meglio di lui e Quagliarella della Samp, anch’egli a quota otto. La difesa della Fiorentina dovrà riuscire a ridurre i tanti palloni che Caputo gioca e riceve. Il primo passo per tornare a vincere è lì, nella difesa che deve tornare il primo attacco. Una diga da chiudere il prima possibile.