Scandicci, il Teatro Studio diventa Casa degli artisti
Il Teatro Studio chiama Scandicci, e cerca il suo pubblico. Da quando la compagnia Krypton ha lasciato il testimone al Teatro della Toscana, il teatro di innovazione intitolato a Mila Pieralli sta cercando una nuova identità e un rapporto con la città: da gennaio proverà a «fabbricarsi» un pubblico in casa con una serie di laboratori e residenze di giovani compagnie da tutta Italia, per diventare una «Casa degli artisti». E anche, come spiega il responsabile dell’esperienza Pier Paolo Pacini «un luogo della creatività in grado di realizzare cultura attiva e un teatro per la città». La nuova stagione coinciderà con l’anno solare, partendo a gennaio: tra 133 candidati da tutta Italia per il progetto StudioTeatro sono stati selezionati Stivalaccio Teatro, ErosAntEros, Collettivo L’Amalgama e Malmadur, sono le quattro giovani compagnie selezionate per la messa in scena di spettacoli. Più quattro laboratori: con Teatro dell’Elce, Domesticalchimia, Batignani & Faloppa, Pilar Ternera, Gogmagog e Meridiano Zero. I progetti che verranno realizzati toccano temi come l’ambiente, i confini, il rapporto con gli altri e le migrazioni, le stagioni della vita, la manualità e i sogni. Attraverso percorsi di «tutoraggio artistico» con la consulenza di Natalia Di Iorio.I primi a partire, dal 14 gennaio, saranno i fiorentini del Teatro dell’Elce con il laboratorio «A volte mi chiedo a cosa pensi il nemico: anche lui guarda le stelle?» a cura di Marco Di Costanzo, Erik Haglund e Lucia Sargenti tratto da Il nemico di Davide Calì e Serge Bloch. Il laboratorio propone dei «cerchi sonori», piattaforma di improvvisazione collettiva, che vede in scena un attore, Erik Haglund, e una cantante, Lucia Sargenti, in continuo dialogo.