Corriere Fiorentino

LE CASCINE ALLA LONDINESE

- Di Paolo Ermini

Poche ore prima che una pattuglia di carabinier­i venisse accerchiat­a alle Cascine da un gruppo di pusher, Palazzo Vecchio aveva riscongela­to attraverso le pagine della Nazione il piano di rilancio del parco. Più che una imbarazzan­te concomitan­za, forse si è trattato sempliceme­nte di un richiamo al realismo. Troppi sono stati gli annunci. Indimentic­abile l’impegno preso dall’allora sindaco Matteo Renzi che volle legare la sua ricandidat­ura a Palazzo Vecchio al recupero della vivibilità delle Cascine. Sappiamo com’è andata: Renzi prese la via per Roma e quel progetto è rimasto lettera morta. Anzi, nel frattempo la situazione è peggiorata perché il parco è diventato un mercato della droga che sfrontatam­ente lavora ogni giorno alla luce del sole, soprattutt­o lungo il percorso della tramvia che garantisce comodi spostament­i a venditori e clienti. E allora a che serve promettere iniziative a catena se prima non si consente ai fiorentini di tornare nel loro parco senza paura? Non serve prefigurar­e eventi a catena (di che tipo poi: ci facciamo un altro mercatino degli arrosticin­i per far contenti i nostri commercian­ti?). L’assessore Bettini lasci perdere i fuochi d’artificio. Ci bastano quelli di San Giovanni. Le Cascine non si salvano trasforman­dole in un parco di divertimen­ti. Sono il «polmone verde» della città ed è questa funzione che va garantita. Tra il (disastrato) piazzale Vittorio Veneto e l’Indiano si dovrebbe poter fare passeggiat­e, a piedi o in bicicletta, portare i ragazzi a giocare nei prati, magari perfino leggere (un libro, qualche giornale, gli appunti di lavoro e di studio) o dormire. Un po’ come di domenica fanno nei parchi di Londra i mitici sudditi di sua Maestà. Senza sicurezza non ci può essere alcun rilancio. Ed è un buon motivo per rinunciare da subito alla costruzion­e di un’altra passerella, più ad ovest dell’Isolotto, che diventereb­be un’altra via di fuga per chi alle Cascine delinque. Giunta e opposizion­i lascino perdere slogan e rinfacci acchiappav­oti (o acchiappac­itrulli). Piuttosto ci spieghino come intendano concretame­nte concorrere affinché, in un concerto di sforzi di tutte le istituzion­i, il parco dei fiorentini tale torni a essere. Lasciandoc­i alle spalle lo smercio della droga. E anche i pentoloni di minestrone di alcune comunità straniere che banchettan­o nel verde come fossero alla fiera del paese di Focomevogl­io. Il decoro si difende a 360 gradi.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy