Pistoia, la marcia dei mille contro gli impianti guasti «In aula come in Siberia»
Scuole superiori al gelo, corteo in centro. La Provincia: «Abbiamo fatto il possibile»
Gelo in aula. Circa novecento studenti sono scesi in piazza ieri nel centro di Pistoia per protestare contro le scuole rimaste al freddo per i guasti agli impianti. La Provincia: «Abbiamo fatto il possibile».
L’assessore Grieco «Quella dei ragazzi è una protesta civile e responsabile. Occorre il massimo impegno»
Non solo libri e quaderni, ma anche sciarpa, guanti e cappello. È l’equipaggiamento che gli studenti delle scuole superiori pistoiesi si sono dovuti assicurare con la fine delle vacanze natalizie: il rientro, per loro, è stato traumatico per le temperature glaciali nelle aule. Quasi tutti gli istituti in provincia, infatti, hanno avuto problemi agli impianti di riscaldamento. E ieri mattina la settimana — costellata di proteste, sit-in e anche da una distribuzione simbolica di coperte da parte di Azione studentesca — si è conclusa con un corteo molto partecipato (circa 900 persone secondo la questura) in centro. «Stare in classe con 5 gradi è un fatto già grave di per sé, ma il punto è che ciò accade ormai ogni anno: se i riscaldamenti fossero stati accesi il 2 gennaio, la situazione sarebbe stata diversa», dice Dario Baldassarri, presidente della Consulta studentesca.
La manifestazione si è tenuta all’indomani di quella di Livorno, dove c’erano oltre 2 mila ragazzi. Hanno bloccato la città per supportare i compagni dell’istituto Enriques, costretti a turni pomeridiani dal ritardo nella consegna di una succursale priva di certificazioni, scadute nel 2018.
Sulla vicenda è intervenuta l’assessore regionale all’Istruzione, Cristina Grieco: «Quella degli studenti è una protesta responsabile e civile, e impone di lavorare per garantire il massimo impegno. La mobilitazione livornese costituisce un incentivo per continuare a chiedere con determinazione e forza risorse che consentano di realizzare non solo investimenti sugli immobili, ma anche azioni di semplificazione burocratica per l’ottenimento delle certificazioni di sicurezza, affinché nel territorio regionale si possano svolgere attività scolastiche in sicurezza e serenità. La Regione, pur non avendo competenza diretta in materia di edilizia scolastica, considera questo tema una priorità, destinando risorse per risolvere casi di urgente criticità».
Intanto dalla Provincia di Pistoia, dove ieri i ragazzi sono stati ricevuti dalla consigliera con le deleghe all’edilizia scolastica, Marzia Niccoli, e dal dirigente Renato Ferretti, precisano di «aver fatto il possibile, programmando l’accensione degli impianti da domenica pomeriggio» e che il tema «dell’edilizia scolastica è prioritario». Niccoli ha ricordato che la normativa consente l’accensione per massimo 12 ore. Per Ferretti «il problema scuole deve essere posto con urgenza». Gli impianti, nel frattempo, sarebbero stati ripristinati, fatta eccezione per una parte del liceo Petrocchi. Ma la Consulta e i rappresentanti degli studenti hanno intenzione di organizzare una manifestazione delle scuole pistoiesi a Roma: «Cercheremo un incontro col ministro», spiega Baldassarri.