Stalking, il caso Buscemi riparte da zero
Pisa, sentenza annullata dalla Cassazione. Esulta l’assessore e anche chi lo contestava
Andrea Buscemi, l’attore teatrale ora assessore alla cultura nella giunta a trazione leghista di Pisa, si toglie qualche sassolino dalle scarpe: «A questo punto sono io a sentirmi stalkizzato. Sono un teatrante, non un delinquente». Poche ore prima la Corte di Cassazione si era espressa sul ricorso contro la sentenza della Corte di Appello di Firenze che aveva riconosciuto Buscemi colpevole sul piano civile di stalking.
Andrea Buscemi, l’attore teatrale ora assessore alla cultura nella giunta a trazione leghista di Pisa, si toglie qualche sassolino dalle scarpe: «A questo punto sono io a sentirmi stalkizzato. Sono un teatrante, non un delinquente e rispetto tutti, soprattutto le donne». Poche ore prima la Corte di Cassazione si era espressa sul ricorso presentato dagli avvocati Enrico Marzaduri e Rubina Colombini del foro di Pisa contro la sentenza della Corte di Appello di Firenze che aveva riconosciuto Buscemi colpevole sul piano civile di stalking e l’aveva condannato a risarcire l’ex compagna.
Nel dispositivo si legge che la Cassazione «annulla la sentenza impugnata agli effetti civili e rinvia al giudice civile competente per valore in grado di appello. Rigetta il ricorso agli effetti penali». Nei fatti è stata annullata la condanna al risarcimento. Tutto è stato rinviato alla corte d’appello civile di Firenze, che dovrà decidere in merito all’eventuale risarcimento.La vicenda giudiziaria si trascina da due lustri, come ricorda l’avvocato Teresa Manente, legale dell’ex compagna di Andrea Buscemi: «Il processo penale si è concluso per prescrizione dopo 10 anni di giudizio avviato con la querela di Patrizia Pagliaroni nel 2009 per reiterate aggressioni fisiche, minacce, molestie, pedinamenti compiuti da Andrea Buscemi perché non accettava la rottura del rapporto, così come si legge nella sentenza della corte di appello di Firenze».
In attesa di leggere le motivazioni della sentenza, che giungeranno non prima di trenta giorni, entrambe le parti cantano vittoria. «A oggi l’unica responsabilità che discendeva dal reato sul piano civilistico non è stata accertata ma anzi è stata annullata e il processo penale è concluso — sottolinea l’avvocato Colombini —. A questo punto il giudice della corte d’appello di Firenze dovrà capire se c’è stata responsabilità da parte di Buscemi, affrontare l’argomento nella sua essenza, poiché la responsabilità civile individuata precedentemente dalla corte d’appello è stata annullata dalla Cassazione».
Contro la nomina di Andrea Buscemi ad assessore furono organizzate numerose manifestazioni di protesta. Le opposizioni, la Casa della Donna, i movimenti della sinistra pisana chiesero al sindaco Michele Conti che gli ritirasse la delega alla cultura. La maggioranza di centrodestra fece quadrato e a Palazzo Gambacorti, sede del Comune, furono vissuti momenti di tensione. Se la sentenza della Cassazione fosse stata avversa a Buscemi, il suo percorso poprefigurando litico si sarebbe interrotto. Invece «si riparte da zero — spiega l’attore-assessore —. È una vittoria anche del sindaco Conti. Vediamo se la parte che si dice offesa, a questo punto, deciderà di affrontare un processo civile visto che il penale ormai si è concluso. D’altronde si mettano l’animo in pace: in Italia, sopra alla Cassazione, c’è solo Dio».
Ma la controparte a mettersi l’animo in pace non ci pensa nemmeno. E anzi alza tiro, un ricorso alla Corte di giustizia europea contro i tempi lunghi del processo penale che ne hanno provocato la prescrizione: «Oltre che in sede civile per ottenere il risarcimento del danno conseguente ai reati subiti, solleveremo il caso a Strasburgo per l’eccessiva durata del processo avallata dalle strategie difensive dell’imputato — spiega l’avvocato Manente —. La Cassazione ha rigettato il ricorso di Buscemi contro la sentenza di secondo grado che lo dichiarava responsabile di stalking compiuto nei confronti della sua ex compagna tra marzo e novembre 2009 e ha rinviato al giudice civile il giudizio riguardo al risarcimento del danno che Buscemi dovrà riconoscere all’ex compagna».
Lui esulta Sono io lo stalkerizzato, vediamo se la mia ex vorrà affrontare un nuovo processo Ma anche loro esultano Resta colpevole, sarà la Corte di Appello a riquantificare il danno arrecato a quella donna