L’appello anti Carroccio degli artisti di Livorno
Ci voleva un Salvini talmente forte da far paura, per ricompattare la sinistra livornese. O almeno per tentare. Una Lega primo partito in città secondo i sondaggi, o comunque pronta per uno storico ballottaggio alle Comunali, ha spinto artisti e intellettuali a far fronte comune, partendo da un appello in rete. Senza tirare in causa il M5S al governo della città. Ci ha pensato l’imprenditore dello spettacolo Luca Zannotti: «Noi artisti e operatori culturali vogliamo rivolgere un appello ai rappresenta nti delle liste di area progressista affinché possano convergere in un progetto unitario, plurale, arginando la dilagante adesione ai partiti sovranisti delle destre». Tra i firmatari ecco arrivare il cantautore Bobo Rondelli e lo scrittore Simone Lenzi. Ma anche due anime del Vernacoliere come il direttore Mario Cardinali e il direttore d’orchestra, compositore e autore satirico Federico Maria Sardelli. Con il primo che non escluderebbe di coinvolgere i 5 Stelle perché «la mia è solo una testimonianza antifascista». E il secondo che al contrario ha «più paura del torbido che del nero». Dove torbida è «l’assenza di chiarezza dei riferimenti culturali» pentastellati che considera «il peggior partito in Italia». E nera la vocazione leghista. I 5 Stelle vedono in questa operazione «un’arca di Noé» a cui non sono stati invitati e «con pochi contenuti». Pur valutando «interessante» quando intellettuali e artisti si uniscono «per il bene della città». Per il sindaco Nogarin il problema neppure si pone: «Non c’è dubbio che siamo noi l’alternativa alla Lega e come tutti sanno il Movimento non fa alleanze pre-elettorali».