LA TRAMVIA DI OGGI, E QUELLA DI DOMANI TRA RISCHI E POSSIBILITÀ
Caro direttore, ringraziando per la possibilità di confronto offerta dal suo giornale sul progetto di tramvia per Bagno a Ripoli, vorremmo qui aggiungere spunti di riflessione sul tema della salute e della qualità della vita.I viali di circonvallazione e viale Giannotti sono considerati «vie di scorrimento», anche se spesso più che di scorrimento si deve parlare in realtà di incolonnamento ed ingorghi con inquinamento atmosferico ed acustico alle stelle. Proprio le restrizioni ai mezzi più inquinanti di questi giorni hanno riportato alla ribalta il pm 10, ma esiste anche un pm 2,5 ancora più pericoloso ma non misurato, che combinati con tutti gli altri veleni presenti nell’aria minano la salute soprattutto di chi rimane esposto più a lungo alla loro azione devastante, più volte denunciata da chi ne studia gli effetti. Fra questi anche i tanti bambini che frequentano le tre scuole presenti in questi viali, bambini che in più crescono con la paura delle strade divenute sempre più pericolose e con una pessima qualità della vita. In particolare viale Giannotti è «una via di scorrimento» da e per l’autostrada o l’hinterland ma soprattutto è l’arteria principale a Gavinana dove si concentrano tante funzioni della vita di un quartiere popoloso (scuola, chiesa, giardini pubblici, area sportiva, Vie Nuove, negozi), che attirano anche tanti pedoni e ciclisti. Sono loro fra l’altro le principali vittime dei troppi investimenti, di cui l’ultimo di un pedone sulle strisce avvenuto recentemente, mentre poco tempo prima era stato un ciclista ad essere investito.Altro fattore che mina la nostra salute è la sedentarietà favorita dall’uso dei mezzi a motore e causa di tante malattie dai costi personali e sociali altissimi, come il mondo medico continua a far presente. Abbiamo ora la possibilità di cambiare questa situazione, di offrire l’alternativa di un sistema di mobilità efficiente ed ecologico — collegato con parcheggi scambiatori per i pendolari — a tutti quelli che affermano di usare il mezzo privato perché il mezzo pubblico non funziona e che poi però si ritrovano stressati in mezzo al traffico: una tramvia affiancata da una rete di piste ciclabili per favorire l’uso della bici, che è sicuramente competitiva nelle brevi e medie distanze e in più rappresenta il più semplice antidoto alla sedentarietà, prevedendo ovviamente tutti gli accorgimenti possibili per limitare i disagi durante i lavori sulla base dell’esperienza passata.
L’Europa ci ha concesso i finanziamenti per realizzare la tramvia e non altri sistemi che in più non sarebbero così efficienti: è un tram che non possiamo perdere per ridistribuire parte dello spazio pubblico ai cittadini e ad una mobilità sostenibile e condivisa. Carla Lucatti Associazione Firenze ciclabile
Caro direttore, prima di esporre il problema vorrei fare una fondamentale premessa: io sono favorevole alla tramvia a Firenze però la grave anomalia è situata all’incrocio di via dello Statuto con piazza della Costituzione e via XX Settembre: per fare 100 metri ho impiegato 18 minuti d’orologio. I tempi semaforici dell’incrocio devono assolutamente essere registrati con più logica per evitare lunghissime file di auto. Faccio un appello al Comune di Firenze e a Gest affinché possano risolvere questo grosso problema.
I viali Vengono chiamati vie di scorrimento, ma in realtà sono più vie di incolonnamento