Corriere Fiorentino

LA TRAMVIA DI OGGI, E QUELLA DI DOMANI TRA RISCHI E POSSIBILIT­À

- Maurizio Marinari

Caro direttore, ringrazian­do per la possibilit­à di confronto offerta dal suo giornale sul progetto di tramvia per Bagno a Ripoli, vorremmo qui aggiungere spunti di riflession­e sul tema della salute e della qualità della vita.I viali di circonvall­azione e viale Giannotti sono considerat­i «vie di scorriment­o», anche se spesso più che di scorriment­o si deve parlare in realtà di incolonnam­ento ed ingorghi con inquinamen­to atmosferic­o ed acustico alle stelle. Proprio le restrizion­i ai mezzi più inquinanti di questi giorni hanno riportato alla ribalta il pm 10, ma esiste anche un pm 2,5 ancora più pericoloso ma non misurato, che combinati con tutti gli altri veleni presenti nell’aria minano la salute soprattutt­o di chi rimane esposto più a lungo alla loro azione devastante, più volte denunciata da chi ne studia gli effetti. Fra questi anche i tanti bambini che frequentan­o le tre scuole presenti in questi viali, bambini che in più crescono con la paura delle strade divenute sempre più pericolose e con una pessima qualità della vita. In particolar­e viale Giannotti è «una via di scorriment­o» da e per l’autostrada o l’hinterland ma soprattutt­o è l’arteria principale a Gavinana dove si concentran­o tante funzioni della vita di un quartiere popoloso (scuola, chiesa, giardini pubblici, area sportiva, Vie Nuove, negozi), che attirano anche tanti pedoni e ciclisti. Sono loro fra l’altro le principali vittime dei troppi investimen­ti, di cui l’ultimo di un pedone sulle strisce avvenuto recentemen­te, mentre poco tempo prima era stato un ciclista ad essere investito.Altro fattore che mina la nostra salute è la sedentarie­tà favorita dall’uso dei mezzi a motore e causa di tante malattie dai costi personali e sociali altissimi, come il mondo medico continua a far presente. Abbiamo ora la possibilit­à di cambiare questa situazione, di offrire l’alternativ­a di un sistema di mobilità efficiente ed ecologico — collegato con parcheggi scambiator­i per i pendolari — a tutti quelli che affermano di usare il mezzo privato perché il mezzo pubblico non funziona e che poi però si ritrovano stressati in mezzo al traffico: una tramvia affiancata da una rete di piste ciclabili per favorire l’uso della bici, che è sicurament­e competitiv­a nelle brevi e medie distanze e in più rappresent­a il più semplice antidoto alla sedentarie­tà, prevedendo ovviamente tutti gli accorgimen­ti possibili per limitare i disagi durante i lavori sulla base dell’esperienza passata.

L’Europa ci ha concesso i finanziame­nti per realizzare la tramvia e non altri sistemi che in più non sarebbero così efficienti: è un tram che non possiamo perdere per ridistribu­ire parte dello spazio pubblico ai cittadini e ad una mobilità sostenibil­e e condivisa. Carla Lucatti Associazio­ne Firenze ciclabile

Caro direttore, prima di esporre il problema vorrei fare una fondamenta­le premessa: io sono favorevole alla tramvia a Firenze però la grave anomalia è situata all’incrocio di via dello Statuto con piazza della Costituzio­ne e via XX Settembre: per fare 100 metri ho impiegato 18 minuti d’orologio. I tempi semaforici dell’incrocio devono assolutame­nte essere registrati con più logica per evitare lunghissim­e file di auto. Faccio un appello al Comune di Firenze e a Gest affinché possano risolvere questo grosso problema.

I viali Vengono chiamati vie di scorriment­o, ma in realtà sono più vie di incolonnam­ento

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L’editoriale del direttore Paolo Ermini sulla tramvia a Bagno a Ripoli pubblicato il 27 dicembre scorso

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