Corriere Fiorentino

Trattativa chiusa per Traorè, arriverà a luglio

Trattativa quasi chiusa con l’Empoli per Traorè Investiti 13 milioni: il baby talento arriverà a luglio

- di Matteo Magrini

Non chiamatelo «progetto». Altrimenti, a qualcuno, potrebbe venir l’orticaria. Parola della quale spesso si abusa in un mondo, quello del calcio, quasi sempre dominato da decisioni improvvisa­te. Chiamatelo, magari, «percorso». Di certo, la Fiorentina, ha deciso di intraprend­ere una strada, e su quella viaggia spedita. Un occhio al presente, e uno al futuro. E ogni riferiment­o al mercato (non) è puramente casuale.

Basta pensare a Muriel. Serviva un attaccante, e serviva il prima possibile. E così, muovendosi (in silenzio) e in anticipo, Corvino (a capodanno) ha preso a Pioli la punta che mancava. Tempismo, e convinzion­e. Eccole, le parole chiave. Le stesse che hanno portato i viola a un passo, forse meno, da Hamed Traorè. Il giovanissi­mo centrocamp­ista che, con la maglia dell’Empoli, sta stupendo l’Italia. E non solo. Nato in Costa d’Avorio il 16 febbraio del 2000, a nemmeno 19 anni si sta imponendo come uno dei gioielli più preziosi del campionato. Centrocamp­ista moderno, forte fisicament­e (è alto 184cm) ma, allo stesso tempo, dotato di grande talento, sa giocare da trequartis­ta, ma pure da interno. Soprattutt­o, ha una personalit­à forte. Non a caso, su di lui, hanno messo gli occhi tutti i club più importanti. Lo cercava l’Inter (ma i nerazzurri a gennaio non possono impegnarsi con operazioni onerose), lo seguiva la Juve (impegnata però su altri fronti, vedi Ramsey), ci pensava il Napoli. In pochi, per intendersi, potevano immaginare che in mezzo a cotanta concorrenz­a, spuntasse la Fiorentina. Eppure, Corvino, è riuscito a cogliere l’attimo. Un vero e proprio blitz, quello del dg viola, culminato in un incontro andato in scena venerdì scorso, al centro sportivo. Lì, nel suo ufficio, il Corvo ha ospitato Riccardo Pecini e Pietro Accardi, rispettiva­mente direttore generale e direttore sportivo dell’Empoli, ponendo le basi per la definizion­e dell’affare.

Ieri, poi, ulteriori contatti, e operazione praticamen­te conclusa: acquisto a titolo definitivo per (circa) 13 milioni di euro con Traorè che, però, resterà in prestito ad Empoli fino al termine della stagione. Del resto, il presidente azzurro Fabrizio Corsi, aveva posto soprattutt­o questa come condizione. Troppo importante, Traorè, per privarsene ora, nel bel mezzo della lotta per la salvezza. Salvo clamorose sorprese insomma, da luglio i viola avranno a disposizio­ne un altro, giovanissi­mo, potenziale campione. Con l’Empoli, si è discusso anche d’altro. Di Rasmussen, per esempio, difensore danese classe ‘97, anche di Thereau, Dragowski e Sottil. Giocatori che, nell’immediato, potrebbero fare parecchio comodo a Iachini.

Non solo operazioni per il futuro, però. Perché nella testa di Corvino (e di Pioli) c’è sempre l’intenzione di rinforzare il centrocamp­o. Per Obiang, per il momento, la strada resta in salita, anche se non definitiva­mente sbarrata.

Anche perché il giocatore (sul quale c’è anche il Lille) spinge per tornare in Italia, e con i suoi agente sta provando a convincere il presidente del West Ham ad accettare i 10 milioni (più uno di bonus) ai quali, prima della clamorosa marcia indietro, aveva già dato l’ok. Diawara (però solo in prestito) resta un’alternativ­a, ma la sensazione è che Corvino abbia in mano (o quasi) una carta a sorpresa. Presente, e futuro. Non chiamatelo «progetto» ma, in realtà, è qualcosa che gli somiglia parecchio.

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Sopra il trequartis­ta dell’Empoli Traorè acquistato dalla Fiorentina Sotto Stefano Pioli e Pantaleo Corvino

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