Rapine e furti al ristorante sotto Palazzo Vecchio
L’ultimo colpo giovedì notte. I titolari: «Ora basta, qui la notte fa paura»
Le immagini I malviventi ripresi dalle telecamere del locale hanno cercato di smurare la cassaforte
Maggio 2017: il proprietario di un ristorante, poco dopo la mezzanotte, viene aggredito dopo aver chiuso il locale e rapinato del portafogli da due uomini che lo scaraventano a terra.
Gennaio 2018: stavolta è la moglie, che lavora con lui e il figlio, a subire lo stesso trattamento.
Marzo 2018: due uomini forzano in piena notte la grata in ferro a protezione della porta della cucina e si infilano nel ristorante e per un’ora rovistano ovunque prima di andarsene con 500 euro.
Giovedì scorso copione simile. Ancora un colpo, stavolta i malviventi sono in 5: tempi e modi apparentemente studiati nei dettagli, danni agli infissi e agli impianti di sicurezza e un bottino di altri 500 euro, ancora una volta a sparire sono gli unici soldi presenti nel ristorante: le mance dei camerieri raccolte nella settimana di Pitti.
Ordinaria cronaca? Semplice sfortuna? No, almeno non solo, visto che il ristorante in questione non si trova in una zona periferica ma nel cuore di Firenze, in via dei Magazzini, letteralmente a due passi da piazza della Signoria e da Palazzo Vecchio. Così la famiglia che gestisce il ristorante — pochi tavoli ambitissimi anche dagli stessi funzionari comunali che spesso passano lì la pausa pranzo — lancia l’ennesimo grido d’allarme: «Non ne possiamo più — dicono — Sembra impossibile, vista la zona in cui ci troviamo, ma qui è terra di nessuno. E la notte, dopo la chiusura, abbiamo
Il precedente
Sul «Corriere Fiorentino» la cronaca del colpo subìto dallo stesso ristorante a marzo dello scorso anno paura».
Il video ripreso dall’impianto di sorveglianza del ristorante racconta un film di un colpo caparbiamente voluto. Alle 2,20 i primi movimenti fuori dal locale: i tentativi di forzare la porta, poi i ladri si allontanano appena tenendo bene d’occhio l’obiettivo del loro colpo per verificare se un eventuale allarme sia scattato allertando le forze dell’ordine. Poi, visto che tutto è tranquillo, i tre tornano all’attacco. Due fanno il palo senza troppe difficoltà: per tutto il tempo di lì non passerà nessuno, nonostante a pochi metri, in un locale di via dei Cimatori, si ballerà fino a tarda notte. Così gli altri tre malviventi sfondano la porta: fanno attenzione anche ai dettagli. Se due di loro indossano una felpa col cappuccio, un terzo a volto scoperto forza gli infissi mentre i compagni gli coprono la faccia con un cartone. Alla fine entrano e uno di loro si dirige senza indugi alla cassaforte, come se sapesse già dove si trova, probabilmente grazie a dei sopralluoghi nel ristorante durante l’orario di apertura magari confondendosi tra i clienti. Ci prova prima da solo, poi chiama l’amico e tentano insieme, senza successo, di smurarla. Si rifaranno, come detto, con le mance, non prima di sfasciare le telecamere e l’impianto di videosorveglianza. Che però regge, tanto che ieri i titolari hanno potuto ricavarne le immagini — con qualche interferenza dovuta ai colpi subiti dall’hard disk, ma comunque leggibili — che vedete in questa pagina e che oggi allegheranno alla denuncia ai carabinieri. L’ennesima. Con la speranza che stavolta il loro Sos non cada nel vuoto: «Questo è il salotto della nostra città — spiegano dal ristorante — non vogliamo non sentirci sicuri quando torniamo a casa, anche se i segni dell’abbandono sono evidenti. Furti a parte, ogni mattina all’apertura la strada è disseminata delle tracce della notte precedente».