Quartieri, il presidente lo scegli tu
Via libera all’elezione diretta, ma senza voto disgiunto. Esultano Forza Italia e Fratelli d’Italia
Ci sono voluti quattro mesi di discussione, e una battaglia politica iniziata molto tempo fa, per il varo dell’elezione diretta dei presidenti di Quartiere. Una prima volta assoluta per Firenze — finora venivano scelti dal Consiglio di Quartiere, anche se indicati dalle forze politiche nelle schede — che ha visto il sì di Pd, Forza Italia e Fratelli d’Italia, l’astensione di M5S, contrarie le liste di sinistra.
La delibera presentata dalla commissione speciale insediata per studiare la riforma, prevede il voto diretto per il presidente di Quartiere, ma non ci sarà, anche se era stato chiesto dalla sinistra, la possibilità del voto disgiunto (al presidente e ad una lista che non lo sostiene). Nè sono stati ampliati i poteri delle circoscrizioni e quindi del presidente. «È una vittoria importante, per Firenze e per la libertà dei cittadini di scegliere direttamente chi sarà il proprio presidente di Quartiere, per una nostra battaglia — sottolineano il capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai e dei
In Consiglio
Anche il Pd ha detto sì, astenuti i Cinque Stelle Cellai: «Una nostra battaglia di venti anni»
consiglieri Mario Tenerani, Luca Tani e Mario Razzanelli — Un grazie a Francesco Torselli di Fratelli d’Italia, per il lavoro fatto insieme per centrare il risultato, e ai membri della commissione istituita dal Consiglio e presieduta da Francesca Paolieri». «Alleanza Nazionale e Forza Italia ne parlavano già sul finire degli anni ‘90 — aggiunge Torselli — Oggi, con qualche anno di distanza, l’elezione diretta dei presidenti dei quartieri diventa realtà». Soddisfatto anche il Pd, come spiega Francesca Paolieri. «È una scelta storica, che va verso la maggior richiesta di rappresentanza diretta da parte dei cittadini e rilancia il ruolo dei Quartieri e dei loro presidenti. Credo che con l’elezione diretta dei presidenti di quartieri la campagna elettorale sarà ancora più stimolante, e porrà ancora con più forza al centro i temi della vivibilità. Più poteri a Quartieri e presidente? Non c’era tempo per farla prima del voto di maggio, sarà nel nostro programma elettorale». «Diamo compimento al lavoro impostato dall’amministrazione all’inizio del mandato, con un rafforzamento anche politico del ruolo dei consigli di Quartiere», chiosa l’assessore al decentramento, Massimo Fratini.
Per la sinistra invece la delibera è una occasione mancata. «I presidenti dei Quartieri saranno eletti direttamente dai cittadini, ma non avranno nessun potere: alla riforma elettorale non corrisponde nessun aumento di funzioni e i Quartieri continueranno solo a esprimere pareri — attaccano Alessio Rossi e Stefania Collesei, di Mdp e per Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi, Donella Verdi e Adriana Alberici — Per decisione di Pd-Forza Italia si avrà la maggioranza solo con un voto in più».