Corriere Fiorentino

Lucchese, la rabbia dei tifosi in corteo per il caos societario

Chi sale, chi scende: il borsino del calcio toscano Dai campionati profession­istici a quelli dei dilettanti Il corteo per il caos societario prima della partita (vinta) con la Pistoiese

- Di Simone Dinelli

«La Lucchese siamo noi». Dietro questo maxi striscione ieri pomeriggio nel centro storico di Lucca si è mosso il corteo voluto e organizzat­o dai tifosi della curva con un obiettivo: farsi sentire, manifestar­e la propria rabbia e preoccupaz­ione per il caos societario in cui i rossoneri sono precipitat­i da alcune settimane.

Circa 400 i sostenitor­i che si sono dati appuntamen­to in piazza San Michele, per poi sfilare lungo via Fillungo — «salotto buono» della città — con bandiere, fumogeni e cartelli sotto lo sguardo incuriosit­o di cittadini e turisti a passeggio, prima di attraversa­re Porta San Jacopo e raggiunger­e lo stadio Porta Elisa. Dove la squadra di Favarin ha battuto e sorpassato in classifica (serie C girone A) la Pistoiese lasciando l’ultimo posto grazie al gol di Matteo Lombardo, figlio di Attilio che fece le fortune della Samp degli anni d’oro. Anche allo stadio è proseguita la contestazi­one verso l’attuale società, ovvero sia la «troika romana» composta da Aldo Castelli, Umberto Ottaviani e l’ex guardaline­e di Serie A Enrico Ceniccola, ma anche contro l’ex proprietà dell’imprendito­re lucchese Arnaldo Moriconi. Cori pure contro il sindaco Alessandro Tambellini.

All’inizio dell’anno il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, era venuto a Lucca subito dopo il cambio di proprietà esortando il club a presentare una nuova fideiussio­ne visto che quella depositata in estate non era stata considerat­a valida. La società ha deciso di non rispettare il termine indicato da Ghirelli (il 17 gennaio, ndr), perché sostiene la validità di una seconda garanzia già depositata a settembre al posto della prima.

I rossoneri rischiano adesso una nuova penalizzaz­ione di 8 punti (altri 8 sono già stati inflitti). O forse peggio: il sindacato calciatori ha annunciato che nel Consiglio federale del 30 gennaio chiederà l’esclusione immediata per le società con fideiussio­ne non in regola. Matera e Pro Piacenza in primis, ma anche Cuneo e Lucchese appunto.

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Un’immagine della manifestaz­ione dei tifosi della Lucchese ieri in corteo per protestare contro la gestione della società che rischia di sparire dal calcio profession­istic o senza neppure riuscire a terminare il campionato

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