La Regione fa ricorso alla Corte Costituzionale contro i «navigator»
La Regione Toscana farà ricorso alla Corte Costituzionale contro le norme per l’assunzione dei «navigator» le figure che arriveranno nei centri per l’impiego in seguito all’introduzione del reddito di cittadinanza. «Quelle norme violano la Costituzione e creano precari, noi vogliamo assumere e tempi indeterminato», dice il governatore Enrico Rossi.
«In Toscana non ci saranno “navigator” assunti come precari o senza le procedure di concorso previste dalla Costituzione. Lavoriamo per poter assumere a tempo indeterminato». Il presidente della Regione Enrico Rossi va alla guerra contro Luigi Di Maio ed il governo gialloverde, e lo fa con un ricorso alla Corte Costituzionale contro uno dei provvedimenti simbolo dell’esecutivo, il reddito di cittadinanza: i «navigator» sono coloro che dovranno aiutare i beneficiari del reddito a trovare lavoro. La giunta toscana ha approvato ieri il ricorso alla Consulta «affinché valuti la decisione del governo sulle graduatorie dei concorsi e l’attivazione di un concorso per reclutare il personale dei centri per l’impiego — i cosiddetti “navigator” — secondo le procedure previste dalla Costituzione». Il provvedimento è stato presentato dall’assessore al lavoro Cristina Grieco, che è anche coordinatrice delle Regioni in tema di lavoro e formazione. «Il ricorso riguarda una norma nella legge di bilancio — spiega Grieco — che vieta l’utilizzo delle graduatorie per un numero di posti superiore a quello messo a concorso». «Siamo convinti di avere ragione — spiegano Rossi e Grieco — Si calpestano i diritti di cittadini e lavoratori che hanno partecipato ai concorsi e sono stati giudicati idonei dalle commissioni, obbligandoli a ripetere prove per cui già erano stati positivamente giudicati. È una norma vessatoria». La giunta regionale ha poi stabilito di indire un concorso e per assumere personale presso i centri per l’impiego, in modo da coprire la quota toscana dei diecimila navigator indicata dal governo. «Questo consentirà a tutti coloro che intendono partecipare di essere reclutati nel pieno rispetto della Costituzione — concludono presidente e assessore — Se il governo attuasse la collaborazione con le Regioni, anziché fare fughe in avanti, dovrebbe concertare un piano di finanziamenti di due anni affinché persone siano assunte in modo stabile e organico, senza alimentare nuovo precariato».