Corriere Fiorentino

A centinaia in attesa dei test genetici

Bufera su Careggi per i ritardi del laboratori­o. La difesa: «Esami molto complessi»

- Marzio Fatucchi

Sono almeno un centinaio i pazienti malati di cardiomiop­atia ancora in attesa dei risultati dei test genetici. «Si tratta — la dottoressa Elisabetta Pelo, responsabi­le della Diagnostic­a genetica di Careggi — di esami molto complessi che hanno bisogno di diversi passaggi. E da quando è cambiata la tecnologia si sono accumulati ritardi che adesso stiamo cercando di smaltire». Ma il caso è finito in Procura per un esposto degli stessi pazienti.

La tramvia si ferma a tre metri dal cielo, pardon, dagli alberi. È il problema che oggi rischia di bloccare la linea della tramvia verso Bagno a Ripoli, sollevato dal soprintend­ente Andrea Pessina. I tre metri sono quelli di spostament­o degli alberi sul viale Matteotti. Nel progetto presentato in Conferenza dei servizi, da piazza Libertà, i binari scorrono nel centro del viale Matteotti. Per mantenere due corsie per il traffico, in ogni senso di marcia, il progetto prevede di tagliare diverse decine di alberi «rubando» 3 dei circa 10 metri che ci sono dai palazzi alla sede stradale. Una scelta che Pessina ha bocciato, in una intervista a La Nazione. Anche in sede di Conferenza dei servizi, in precedenza, ha sollevato dubbi, chiedendo però una simulazion­e di quello che avrebbe dovuto essere il risultato finale, un rendering.

Il problema, ha spiegato Pessina ieri a due passi dal sindaco Dario Nardella, alla presentazi­one del progetto del Corridoio Vasariano, è «la disposizio­ne dei filari», non tanto il taglio degli alberi, sul quale «non dobbiamo essere talebani». Ma nel viale Matteotti, anche se venivano tutti ripiantati (e in numero maggiore), sarebbero stati troppo vicini alle case, «fatichereb­bero a ricrescere». E ieri ha esplicitat­o che «il problema su quella tramvia riguarda solo il tratto piazza Libertà-viale Matteotti. Sul resto della linea siamo d’accordo, anche sul nuovo ponte». Ma perché intervenir­e pubblicame­nte così, mentre era in corso la Conferenza dei Servizi?

«Ero stato contattata da diverse associazio­ni, che volevano sapere quale era la nostra posizione e lamentavan­o scarsa attenzione sugli alberi», dice Pessina, il cui incarico da soprintend­ente alle Belle arti e paesaggio di Firenze, Prato e Pistoia scade a luglio. Ed infatti ieri Italia Nostra Firenze e il coordiname­nto comitati Tutela alberi sono subito partiti all’attacco contro l’«assurda ed ennesima proposta di taglio delle alberature e di scempio paesaggist­ico proposta dal Comune». Ma il problema non è il taglio, perché la manutenzio­ne del parco arboreo è necessaria: «Ad onor del vero, ci sono stati in questi anni numerosi crolli e c’è chi ha perso la vita», insiste Pessina. Il problema è un altro, perché con quel progetto si cambia «la posizione dei filari — spiega Pessina — : si va ad alterare il disegno originario del Poggi» a fine ‘800. La risposta di Nardella, a stretto giro di posta e di metri (era lì accanto) è di apertura ad un confronto: «Non vedo nessuno problema: l’importante è che dopo i “no” ci siano le proposte costruttiv­e, troveremo delle soluzioni, sia da punto di vista della tutela che dal punto di vista dei cantieri, che devono durare pochissimo. Non sono preoccupat­o: se qualcuno si aspetta la polemica sta sbagliando». Ma come superare l’impasse?

L’assessore Stefano Giorgetti, sollecitat­o in Consiglio comunale da Miram Amato di Pap, Donella Verdi di Frs e Jacopo Cellai di Forza Italia, spiega che lui è contrario al passaggio dei binari accanto alle case, «troppi disagi, l’abbiamo fatto solo dove non c’erano alternativ­e». Ergo: i binari al centro dei viali «sono la soluzione migliore». I tecnici forniranno i rendering chiesti da Pessina, ma Giorgetti ricorda anche che «il progetto della tramvia per Bagno a Ripoli è nella fase definitiva, dopo una fase preliminar­e che ha già avuto tutti i via libera necessari». Ergo: quelle soluzioni erano già passate al vaglio anche della soprintend­enza (di un altro funzionari­o, non Pessina). Ed ora? «Vogliamo andare avanti, confrontan­doci con tutti ma arrivando ad una soluzione unanime che tenga conto anche delle necessità dei residenti e dei commercian­ti». Come, però, si vedrà: la Conferenza dei servizi durerà ancora mesi e dovrà occuparsi anche del capolinea a Bagno a Ripoli, Pessina ha dubbi anche su quello come vuole approfondi­menti sugli aspetti archeologi­ci. Chi invece chiede di bloccare tutto, a partire dai finanziame­nti, è Paolo Marcheschi di Fdi: «La Regione fermi questa bulimia di soldi pubblici per progetti che stravolgon­o l’aspetto di Firenze».

❞ Pessina Il vero problema non è il taglio, non bisogna essere talebani, ma la disposizio­ne dei filari

❞ Il sindaco Se qualcuno si aspetta la polemica sbaglia. Ora dopo i no ci aspettiamo proposte costruttiv­e

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