Corriere Fiorentino

ASTICELLA ALTA (IDEE E RISORSE)

- Di Paolo Ermini

La sfida è lanciata. A parti invertite. Perché con il Forum di sabato scorso al Corriere Fiorentino il sindaco Nardella è andato all’attacco, delineando un programma che obbligherà i suoi competitor ad alzare il tiro, a definire a loro volta un profilo di Firenze, abbandonan­do la tattica delle mezze risposte (se non delle battute).

In genere sono gli sfidanti a tentare il colpo a sorpresa per spiazzare il candidato da battere. Qui è andata diversamen­te. Rispondend­o alle «20 idee per Firenze», che avevamo lanciato a marzo sul nostro giornale, Nardella ha puntato politicame­nte sull’ambiente, mettendo al centro del suo programma l’impegno per rendere fruibili le due rive dell’Arno. Si tratta del recupero del piano messo a punto nel 1983 dall’architetto Rogers e che poi si è perso nel nulla senza un convincent­e perché. Adesso si tratta di adeguare quel piano a una realtà che in 36 anni è cambiata non poco, senza perdere la suggestion­e dei camminamen­ti e delle passerelle mobili sulle due pescaie. La sfida dell’Arno per Nardella è però anche una sfida con se stesso, perché ha messo l’asticella molto in alto, sotto tutti i punti di vista. Anche delle risorse. Oltre alle fonti abituali di autofinanz­iamento, destinate a rimpinguar­si anche grazie allo «scudo verde» anti inquinamen­to se sforamenti saranno consentiti, ma a pagamento, il sindaco punta sui fondi europei e sulla «Florence Foundation», che sembra avere già contorni definiti. La Fondazione è pensata per raccoglier­e il sostegno di tanti stranieri innamorati di Firenze, compresi alcuni grandi magnati americani (ma non solo). Una opportunit­à troppo a lungo trascurata. L’ambiente è certamente il tema che sta più a cuore alle giovani generazion­i, ma Nardella si sta tenendo lontano dall’ecologismo fine a se stesso, rivendican­do la necessità di realizzare le grandi opere, a cominciare dal tunnel della Tav e dalla stazione Foster. Una scelta tutt’altro che di sicura popolarità. Dopo tante oscillazio­ni (di Ferrovie, del governo nazionale e anche del Comune), Nardella dovrà spiegare bene ai fiorentini che il sottoattra­versamento non servirà tanto a tagliare ancora di qualche minuto i tempi dei treni superveloc­i, quanto a liberare i binari per varare quella metropolit­ana di superficie che finalmente garantirà collegamen­ti frequenti e veloci tra Firenze, l’hinterland, Prato, Pistoia e a tutto il movimento dei pendolari.

Al centro della costruzion­e del sindaco c’è la difesa dell’identità di Firenze come città viva e non città museo. Al di là delle risposte alle «20 idee», Nardella si dà due obiettivi importanti: dare una casa in centro ad almeno mille coppie di giovani e multare di cento euro i turisti che comprano merce dai venditori abusivi. Sono intenzioni e non sarà semplice tradurle in fatti. Ma riconoscer­e queste priorità è di per sé un passo avanti. Che rilancia la necessità di vincere la prova di forza tra chi ha a cuore Firenze e tutti quelli che sfruttano la città per i loro interessi senza niente dare in cambio.

❞ Identità Le multe ai turisti anti abusivismo E le case in centro per mille giovani coppie

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La pagina del Corriere Fiorentino di domenica

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