I Verdi: noi da soli, ma al ballottaggio no a 5 Stelle e Lega
«I nemici, ed uso la parola a proposito, sono la Lega e il M5S». Non ha dubbi la portavoce nazionale dei Verdi Elena Grandi: in caso di ballottaggio tra Ubaldo Bocci e Dario Nardella, i Verdi (quelli de «Il sole che ride», della famiglia dei Verdi europei) sanno da che parte stare. Ma, come spiega il loro candidato a sindaco Andrés Lasso (nella foto), si tratta del «meno peggio». Ed è per questo che «ci candidiamo da soli. Ed al ballottaggio, speriamo di andarci noi». Nel programma della lista si va da un’addizionale Irpef progressiva i cui proventi serviranno per dimezzare il costo dell’abbonamento Ataf, fino ad un treno metropolitano. E sull’attraversamento Tav, sì solo se tutti treni ad Alta velocità vanno nel tunnel e si investono i circa 70 milioni di euro che Ferrovie deve dare a Firenze per ristrutturare tutte le stazioni locali della città, per creare una vera rete metropolitana. «Abbiamo lavorato in particolare sui temi della mobilità — ha spiegato Lasso — che ci sembra uno degli aspetti chiave della città di Firenze, perché influisce sulla viabilità e anche sulla sostenibilità ambientale. Abbiamo lavorato molto sul tema dei rifiuti, su temi quali la partecipazione, l’inclusione, l’urbanistica». Nel programma dei Verdi c’è anche un «contratto di fiume» per la sicurezza dell’Arno.
I Verdi dicono no, oltre che sulla nuova pista dell’aeroporto di Peretola, anche al nuovo stadio nell’area Mercafir: il loro obiettivo è quello invece di lanciare un concorso internazionale per un «tetto per il Franchi», ristrutturando appunto la strutture di Campo di Marte. La lista è composta in larga parte da ricercatori e professionisti alla prima esperienza politica, con un’età media intorno ai 40 anni. Ma tra i candidati, c’è anche Giannozzo Pucci, storico attivista dei Verdi, ex consigliere comunale negli anni ‘90. Tutte le info sul programma e sugli eventi sul sito www.verdifirenze.it.