Caso Rifredi, la Misericordia si spacca sul voto
L’assemblea per eleggere i nuovi vertici nella notte. La maggioranza ha chiesto il commissario
Assemblea animata in via delle Panche, dove ieri sera la Misericordia di Rifredi si è riunita per eleggere il nuovo governatore. Un incontro piuttosto turbolento, arrivato a pochi giorni dalle notizie relative alle indagini dell’ex governatore Raoul Caneschi, per 23 anni al timone della Confraternita di Rifredi, indagato per appropriazione indebita di oltre 600mila euro, auto riciclaggio e truffa.
I quasi trenta consiglieri sono arrivati intorno alle 21. Clima teso, nessuna voglia di parlare, voci basse nel piazzale della Confraternita. «È un caos, abbiamo paura per il nostro futuro» si sono limitati a dire alcuni confratelli. Spaccata in due la base della Confraternita, con alcuni consiglieri che propendevano per il Commissariamento, e altri che preferivano svolgere regolari elezioni. Due i candidati alla carica di Governatore, Massimo Seravalli e Mauro Lanis, rispettivamente provveditore e consigliere della Confraternita. L’assemblea è andata avanti fino a tarda serata e soltanto oggi si saprà l’esito delle decisioni dei consiglieri, anche se poco prima dell’inizio dell’assemblea il commissariamento sembrava la scelta più probabile. All’incontro ha partecipato anche l’ultimo governatore Nicola Rotondaro, proprio colui che ha fatto emergere gli illeciti del precedente governatore dentro la Misericordia.
Un’idea, quella del Commissariamento, per cui aveva spinto anche il governatore della Confederazione toscana Alberto Corsinovi, che sabato scorso era arrivato in via delle Panche per convincere il Collegio della necessità di una figura esterna per rasserenare gli animi e portare a galla tutti gli eventuali illeciti amministrativi. Un’operazione che però non ha portato i frutti sperati, visto che alla fine dell’incontro i probiviri del Collegio hanno rifiutato l’invito di Corsinovi, nonostante fosse condiviso sia dal governatore nazionale Roberto Trucchi che dall’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori.
Commissariamento che era stato richiesto anche dalla parlamentare fiorentina del Pd Rosa Maria Di Giorgi, residente a Rifredi e vicina alla Misericordia. «Per ristabilire la necessaria fiducia tra i moltissimi volontari e nella cittadinanza tutta — aveva detto la parlamentare — credo che ci sia un solo mezzo rapido ed efficace, ossia un commissariamento».
L’inchiesta
L’ex governatore Rotondaro ha illustrato al Consiglio gli illeciti denunciati due anni fa