Corriere Fiorentino

Il dipinto con la Duncan riunito grazie a Berlusconi

Per la mostra al Museo e Villa Bardini il cavaliere ha prestato una delle due parti dell’opera di Nomellini

- Edoardo Semmola

Trent’anni dopo, Isadora Duncan «torna a danzare» in tutta la sua «Gioia»: a Villa Bardini e al Museo Bardini sabato si apre la mostra a cura di Maria Flora Giubilei e Carlo Sisi A passi di danza - Isadora Duncan e le arti figurative in Italia tra Ottocento e avanguardi­a, dove fino al 22 settembre sarà esposto, tra le tante opere, il dipinto Gioia dell’artista divisionis­ta e simbolista livornese Plinio Nomellini che ritrae la mitica danzatrice americana di inizio secolo Isadora Duncan mentre si esibisce sulla spiaggia di Viareggio tra il 1913 e il 1924, in una posa e con un movimento che si ispira alla

La mitica danzatrice è ritratta mentre si esibisce tra le onde di Viareggio

Venere botticelli­ana. Parte dell’opera — divisa in due nel 1935 dallo stesso artista per motivi ancora ignoti — appartiene a Silvio Berlusconi, che lo ha prestato per l’occasione. Ed è quella che ritrae appunto Isadora Duncan. L’altra metà proviene da una collezione privata. La disponibil­ità di Berlusconi, sottolinea Maria Flora Giubilei, «consente, eccezional­mente, di offrire ai visitatori della mostra un prezioso documento in cui arti visive, danza e natura, grazie a un’esecuzione pittorica virtuosa e fluente, danno vita a una immagine travolgent­e e suggestiva di straordina­rio impatto simbolico’».

Il dipinto intero è stato visto nel 1966 al Museo Fattori di Livorno e a Palazzo Strozzi a Firenze nella mostra curata da Raffaele Monti e da Giacinto Nudi per il centenario della nascita di Nomellini e nel 1989 al Parco Mediceo di Seravezza in occasione della mostra Nomellini/ La Versilia. In quell’occasione l’etoile Carla Fracci e il regista e marito Beppe Menegatti se ne innamoraro­no e ne usarono la riproduzio­ne gigante nello spettacolo Eleonora Duse – Isadora Duncan. Adieu et au revoir dell’anno successivo. Ora Fondazione CR Firenze e da Fondazione Parchi Monumental­i Bardini e Peyron, con il patrocinio del Comune di Firenze, sono riusciti a riportare di nuovo le due metà insieme per «un gradito regalo che offriamo agli amanti delle arti e della danza» come lo definisce il Presidente della Fondazione Bardini e Peyron Jacopo Speranza.

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A destra la Duncan (prestito Berlusconi) a sinistra il mare (collezione privata)
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