SIPARIO APERTO LE STANZE DI CERONETTI
Maschere, pupazzi, scritti, scenografie, cartelli e le inseparabili marionette In una sala del Comune ricreato lo studio-laboratorio del Filosofo Ignoto «Molte creazioni rischiavano di rovinarsi, così riportiamo in vita il suo spirito»
Visi, occhi, mani, pupazzi, soprattutto marionette, per anni sono restati in un magazzino come in attesa di essere risvegliati. A Cetona, nel paese eletto a dimora da Guido Ceronetti, il grande intellettuale scomparso a settembre, è stata creata una mostra permanente con i cimeli utilizzati nel corso di innumerevoli spettacoli. «Rischiavano di rovinarsi — spiega Ludovico Cosner, presidente della Compagnia teatrale dell’orto del Merlo, e allestitore — Con cura li abbiamo raccolti e sistemati in questo spazio, in un ambiente del Comune, pronti per una nuova vita. Guido — prosegue Cosner — temeva che i suoi materiali di scena finissero nell’oblio; in accordo con il Comune abbiamo pensato di recuperarli, permettendo a chiunque di venirli a vedere, e, in un certo senso, riportando in vita lo spirito di Ceronetti, che si manifesta attraverso le sue creazioni».
Spirito che si riflette in queste stanze, nei documenti, negli scritti più o meno inediti, negli oggetti colmi di significato, dove tutto, in effetti, rimanda al Filosofo Ignoto.
L’esposizione, divisa in due spazi, non è dotata di descrizioni per dare l’impressione di trovarsi nello studio del maestro (come lo chiamano tutti da queste parti). Il primo spazio rappresenta il laboratorio di Ceronetti, e ospita arnesi per gli allestimenti teatrali, e tanta musica: chitarre, percussioni tribali, maracas, flauti, un giradischi per i vinili; mentre il secondo, oltre alle scenografie, propone cartelli utilizzati durante le rappresentazioni, mani di legno, locandine colorate, maschere, paraventi (che sono delle vere e proprie opere d’arte), pezzi di scena, scaffali, scrivanie, cartelli, una sedia elettrica (!), e, ovviamente, le inseparabili marionette. «Materiale di inestimabile valore — prosegue ancora Cosner — frutto di una precedente selezione, e riguarda, in gran parte, il “suo” Teatro dei Sensibili». Pezzi unici, dunque, ulterior
mente impreziositi dalla storia, e dal fatto che, in gran parte, sono stati fabbricati dallo stesso artista. «Volevamo creare una mostra permanente, col tempo sarà arricchita da ulteriori cimeli».
Sempre a Cetona, nella biblioteca all’interno del municipio, esiste un fondo dedicato alla sterminata collezione di libri appartenuti a Ceronetti: «Sono migliaia di volumi — spiega la responsabile Maria Teresa Cuda — anche molto pregiati, che lo scrittore ha deciso di donare al Comune; riguardano ogni tipo di argomento: chi vuole può venire e leggerli e perfino prenderli in prestito». Ingresso su appuntamento: 331/4330545.