Corriere Fiorentino

SE LA SINISTRA SCEGLIE IL REALISMO

- di Paolo Ermini

Dario Nardella supera di slancio quota 57 per cento, si conferma sindaco fin dal primo turno e riporta Firenze sulla ribalta nazionale come città guida della resistenza alla Lega che sfonda un po’ ovunque in Italia. «Siamo diventati un modello nazionale», ha detto Nardella rivendican­do i suoi meriti: avere fatto il sindaco in mezzo ai fiorentini ottenendo risultati molto concreti (come le due nuove linee della tramvia costruite in cinque anni) e marcando la sua autonomia rispetto a qualunque «padrino politico» (Renzi, ma anche lo stesso Zingaretti). Nardella non si sottrae insomma alla prospettiv­a di acquisire più peso dentro il Pd nazionale, come aveva previsto il nostro Franco Camarlingh­i. Ai meriti del sindaco si sono aggiunti i demeriti degli avversari. Il centrodest­ra, in particolar­e, al di là del valore di Ubaldo Bocci, ha rifatto l’errore di sempre: arrivare alle elezioni senza avere preparato da tempo l’alternativ­a. Negli altri capoluoghi della Toscana si va invece ai ballottagg­i tra centrosini­stra e centrodest­ra: a Prato Matteo Biffoni dovrà superare Daniele Spada per restare sindaco; a Livorno è clamorosa la caduta del M5S che perde il Comune dopo la storica svolta di cinque anni fa, mentre il sindaco uscente Filippo Nogarin è fuori dal Parlamento di Strasburgo. Più in generale il voto per l’Europa ha già delineato il duello Pd-Lega che caratteriz­zerà le Regionali dell’anno prossimo. Il Carroccio è distanziat­o di soli due punti e per evitare il rovesciame­nto dei rapporti di forza il Pd dovrebbe puntare sulla ripresa economica (che la Costa vede ancora molto lontana), portando però la sfida anche sul terreno privilegia­to dall’avversario, e cioè la sicurezza, legata all’immigrazio­ne, perché è lì che Matteo Salvini è riuscito a incrociare le reali preoccupaz­ioni di tanti elettori. Non per adottare politiche di destra, ma per tradurre in scelte adeguate alla realtà i principii della sinistra. Come Nardella, per la verità, chiede da tempo.

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