Prestini fa il botto all’ultimo voto, la destra non sfonda
La spending review premia Ravoni e la sua lista civica
Ex direttore generale del Comune, 62 anni (non adopera i social), Riccardo Prestini (Pd), assessore plenipotenziario della giunta guidata per dieci anni da Alessio Biagioli, e con una profonda conoscenza di lavori pubblici, bilanci e ambiente è il nuovo sindaco di Calenzano con il 53,49% dei voti. È stata una lotta all’ultimo voto dato che la sinistra si è presentata spaccata con Marco Venturini (19,39%) appoggiato dall’ex sindaco Carovani. Secondo con il 25,26% dei voti Americo D’Elia (Lega e Fratelli d’Italia). «L’elezione al primo turno non era scontata — dice il neo sindaco — ma i calenzanesi hanno compreso la nostra determinazione nel dare continuità a un’esperienza di buon governo». (A.P.)
Le bastava prendere un voto in più degli avversari, ma Anna Ravoni si sarebbe confermata sindaco anche se a Fiesole ci fosse stato il ballottaggio. Lei, che aveva già sgambettato il Pd nel 2014, ha vinto col 50,2 per cento. La sua lista civica Cittadini per Fiesole è stata premiata per il lavoro di risanamento dei conti fatti in questi cinque anni: la tanto vituperata spending review della Ue, sulla collina etrusca ha invece pagato. Tanto che il Pd, oggi parte della lista Fiesole Europa, che candidava l’ex vice sindaco Giancarlo Gamannossi è stato sonoramente bocciato: mentre Ravoni ha guadagnato 300 voti rispetto al 2014, lui ne ha persi quasi 600. Segno che gli elettori ancora lo identificano con la gestione troppo allegra dei conti pubblici del fu sindaco Fabio Incatasciato. (G.G.)