«Un colpo al cuore e alla città» «Fermano chi vuole investire»
Le categorie: faremo di tutto per dare voce a chi non si arrende
«Sono allucinato», commenta a caldo Luigi Salvadori, presidente di Confindustria Firenze. Inizialmente pensava ad una bufala, «ad una fake news», ma quando i suoi cellulari hanno iniziato a trillare senza sosta, allora ha capito che la giornata avrebbe preso una brutta piega. Dopo un veloce giro di telefonate, il presidente degli industriali ha fissato un incontro con il «Comitato del sì all’aeroporto» per decidere quali strategie adottare nei prossimi giorni e nei prossimi mesi. «Mi spiace molto — si sfoga Salvadori — Per la città ci saranno sicuramente problemi grossi, e ognuno dovrà farsi carico delle proprie responsabilità. Oltretutto c’erano decine di imprenditori pronti a investire nel progetto. Convinceremo Toscana Aeroporti a rivolgersi al Consiglio di Stato». Il blocco all’ampliamento del Vespucci, conclude il presidente di Confindustria, «ci fa perdere denaro e posti di lavoro». Aldo Cursano, che per Confcommercio, in questi mesi, si è molto speso per la «causa aeroporto», definisce invece la sentenza del Tar «un colpo al cuore». Perché «le speranze di sviluppo di una città vengano impedite non dalle norme o dal ministro in persona, bensì da una giustizia amministrativa che in un solo colpo ha annullato anni, studi, progettualità, aspirazioni e entusiasmo. Che volete che dica? È un giorno triste». E se per Claudio Bianchi, presidente di Confesercenti Firenze, l’aver bloccato la realizzazione della pista parallela «è una disgrazia. Perché era una pietra miliare per lo sviluppo della città e del suo hinterland»; per il Comitato Sì Aeroporto — organizzatore insieme a imprenditori, politici e cittadini, di numerosi sit-in, petizioni, ed eventi a favore dell’ampliamento — la sentenza del Tar «non ci fermerà. Faremo di tutto per portare avanti il progetto e dare voce a chi non si arrende. Siamo increduli, ma ora — conclude la nota di protesta del Comitato presieduto da Leonardo Bassilichi, vertice della Camera di Commercio — c’è da capire come si possa prendere un abbaglio così grosso». Chi avrebbe voglia di arrendersi e andarsene da questa terra — «perché ci scontriamo contro un muro di gomma» — è il presidente di Cna Firenze, Giacomo Conti. «Poi però ci rifletti e capisci che bisogna tornare all’attacco per il bene di Firenze».
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Il comitato Bassilichi: «Siamo increduli, c’è da capire come si possa prendere un simile abbaglio»