Corriere Fiorentino

Critico letterario e di cinema, docente all’Università e saggista. Aveva 84 anni

Il critico letterario e cinematogr­afico aveva 84 anni. Amico di Bassani, visse gli orrori del nazismo

- di Adam Smulevich

❞ Firenze è stata la città della sua maturità: qui ha insegnato all’Università ed è stato presidente della Comunità ebraica

saluto gli verrà dato questo pomeriggio a Ferrara. La città in cui crebbe e in cui bambino pagò lo scotto del regime nazifascis­ta che lo costrinse alla clandestin­ità e gli portò via il padre Isacco, deportato ad Auschwitz. Ma anche quella in cui instaurò una salda amicizia con Giorgio Bassani e con altri protagonis­ti della scena culturale ferrarese.

Guido Fink, 84 anni compiuti a luglio, è stato uno dei più importanti critici letterari, teatrali e cinematogr­afici italiani. Una carriera che ha avuto a Firenze il punto di riferiment­o degli anni maturi: oltre che apprezzato professore di letteratur­a americana e inglese all’Università, dove ha esercitato per diversi anni, è stato infatti anche, seppur per un breve periodo, dal 2003 al 2004, presidente della locale Comunità ebraica.

Padre di Enrico, noto artista e animatore tra gli altri del Balagan Cafè, il festival che ha fatto della sinagoga di via Farini un punto di riferiment­o dell’estate fiorentina, Fink era nato a Gorizia nel 1935. Ha appena tre anni quando la famiglia si sposta a Ferrara per effetto delle Leggi razziali, che privano il padre del lavoro. Tutta la brutalità di quell’epoL’ultimo ca mostra il suo volto più spietato il 15 novembre del ‘43, con l’eccidio in pieno centro firmato dai repubblich­ini e raccontato da Bassani in quel capolavoro che è Una notte del ‘43. Guido sfugge alla retata, insieme alla madre. Ma i fantasmi di quella notte di violenza, che lo colpisce direttamen­te negli affetti, non lo lasciano più. Occhi che hanno visto l’odio fanno del giovane Fink, dall’immediato dopoguerra, un appassiona­to costruttor­e di ponti tra culture e linguaggi. La sua meta, dopo il completame­nto degli studi a Bologna e le prime esperienze di insegnamen­to, sono gli Stati Uniti. È lì che perfeziona la sua passione per la grande letteratur­a in lingua inglese ed è lì che prestigios­i atenei lo accolgono come visiting professor (tra gli altri Princeton, Ucla e Berkeley).

Prolifico autore di saggi e articoli, di Fink si ricorda tra gli altri, Non solo Woody Allen. La tradizione ebraica nel cinema americano, pubblicato nel 2001 da Marsilio e premiato con l’Efebo d’Oro come miglior testo italiano di cinema. Significat­ivi inoltre i suoi studi su singoli registi, come Ernst Lubitsch, che fu tra i primi ad Hollywood a cogliere le potenziali­tà della satira nella denuncia del totalitari­smo nazista. Fu inoltre Fink, assieme alla moglie Daniela, a curare la traduzione per il doppiaggio del capolavoro di Spielberg, La lista di Schindler. Il premio di una vita dedicata anche al cinema un incarico ambitissim­o, arrivato a fine carriera: la guida, dal 1999 al 2003, dell’Istituto italiano di Cultura di Los Angeles.

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 ??  ?? L’anglista, critico letterario e teatrale, storico e critico del cinema Guido Fink era nato a Gorizia nel 1935
L’anglista, critico letterario e teatrale, storico e critico del cinema Guido Fink era nato a Gorizia nel 1935

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