La Regione chiede cinque milioni al Forteto «Ma così chiudiamo»
Due lettere di richiesta di risarcimento per danno patrimoniale e d’immagine: 5 milioni e 51 mila euro è il conto presentato dal governatore Enrico Rossi, 559 mila euro quello contenuto nella missiva della Città Metropolitana.
Doveva essere il giorno della visita al Forteto della vice presidente della Camera Mara Carfagna, a pochi giorni dall’annuncio dell’istituzione della commissione parlamentare d’inchiesta sul caso della comunità di Vicchio, fissata per il 4 settembre. Invece, a diventare protagonista è stata un’infuocata polemica del commissario governativo della cooperativa, Jacopo Marzetti, contro la Regione e la Città metropolitana.
Martedì, infatti, Marzetti ha ricevuto due lettere di richiesta di risarcimento per danno patrimoniale e d’immagine: 5 milioni e 51 mila euro è il conto presentato dal governatore Enrico Rossi, 559 mila euro quello contenuto nella missiva della Città Metropolitana. Quasi 6 milioni che mandano su tutte le furie il commissario: è una decisione che «mi crea serio imbarazzo istituzionale — dice — perché non sarebbe sostenibile per il bilancio e potrebbe mandare centinaia di lavoratori in mezzo alla strada e impedire che la coop possa risarcire le vittime. Nella sua recente visita al Forteto, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede è venuto a chiedere scusa da parte
L’avviso di Marzetti «Se paghiamo quella cifra mandiamo tutti a casa. E non potremo risarcire le vittime»
dello Stato, e invece ora lo Stato nelle sue espressioni territoriali ci chiede oltre 5 milioni di euro? Io mi batterò per difendere le vittime e i lavoratori».
Al Forteto ieri c’era il deputato di Forza Italia Stefano
Mugnai: «È un paradosso — ha commentato — Si tratta di due istituzioni che hanno responsabilità morale per quanto successo al Forteto». «Una notizia allucinante — gli ha fatto eco il presidente dell’associazione delle vittime del Forteto, Sergio Pietracito — Dovevano farlo nel 2015, quando la setta gestiva la cooperativa, non certo ora che c’è un commissario che prova a fare rinnovamento».
All’appuntamento a Vicchio, c’era anche uno degli avvocati delle vittime, Giovanni
La visita di Carfagna «È facile per il governo gridare “parlate di Bibbiano”, più difficile risolvere questi casi»
Marchese: «La Regione e la Città Metropolitana nel processo si costituirono parte civile contro gli imputati, ma non contro la coop, e ora chiedono risarcimenti alla coop?».
Dalla Città metropolitana filtra che sarebbe stato però lo stesso Marzetti una settimana fa a convocare le parti civili per chiedere una quantificazione del danno; e quindi l’atto di Palazzo Medici Riccardi sarebbe più un’informativa che un atto politico. Tira dritto invece il governatore Rossi. Che prima spiega che la cifra richiesta non ha a che vedere con il processo penale ma con una procedura civile a sé stante. E poi precisa: «Niente esclude che la somma in questione possa essere reimpiegata a beneficio delle stesse vittime».
Alla coop, ieri, Mara Carfagna, ha incontrato le vittime a porte chiuse e ha ascoltato le parole del portavoce del comitato dei minori del Forteto, Giuseppe Aversa, che ha chiesto alla politica «una pulizia che risalga la scala gerarchica di un sistema che non ha funzionato», a partire dalle assistenti sociali. La vice presidente della Camera ha lanciato una stoccata al governo: «È facile fare campagne social gridando “Raccontateci Bibbiano”. Più difficile fare provvedimenti per risolvere questi casi». Per questo ha lanciato al governo la proposta di un decreto che riformi totalmente il sistema dei servizi sociali.