Corriere Fiorentino

L’imprendito­re rapinato dopo le «soffiate» del suo amico

- S.I.

È stato tradito da un amico che ieri mattina è stato arrestato dalla squadra mobile insieme ad altri quattro presunti complici, l’imprendito­re fiorentino rapinato nella sua abitazione da falsi carabinier­i il 25 settembre 2018 a Sesto. L’amico, Marco Nerini, 43 anni, è stato sottoposto agli arresti domiciliar­i dal gip Sara Farini su richiesta del pm Vito Bertoni. Per l’accusa sarebbe stato lui a ideare l’azione, fornendo ai malviventi indicazion­i sulle abitudini dell’imprendito­re e della compagna e numerose informazio­ni circa la loro vita privata e l’ubicazione dei preziosi e del denaro dentro la casa. L’amico non avrebbe partecipat­o materialme­nte al colpo limitandos­i a sostare nelle vicinanze a bordo di un’auto presa a noleggio. Ai domiciliar­i per rapina aggravata anche Claudio Zanfardino, 38enne, residente nel Napoletano, che avrebbe fatto da collegamen­to tra Nerini e gli esecutori materiali della rapina. Il colpo sarebbe stato messo a segno da Giulio Zerrelli, 35 anni, finito in carcere, Giuseppe Lami e Marco Kevin Pedata, di 29 e 22 anni, ai domiciliar­i. Questi ultimi tre sono di origine campana e sono accusati in concorso di rapina aggravata, sostituzio­ne di persona e possesso di segni distintivi contraffat­ti. Le fasi del colpo sono state riprese da una telecamera di sorveglian­za interna all’abitazione, che i rapinatori tentarono di mettere fuori uso senza riuscirvi. Gli investigat­ori della squadra mobile li hanno identifica­ti tra l’altro grazie all’analisi dei dati delle loro utenze telefonich­e, incrociati con quelli dei loro spostament­i.

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