Corriere Fiorentino

La Cgil denuncia: 300 mila stagionali e tanti irregolari

- S.O.

Un esercito di 300 mila lavoratori tra bagnini, cuochi, camerieri, baristi, addetti alle pulizie, receptioni­st che vengono assunti per la stagione estiva, ma spesso con contratti irregolari: è la denuncia della Filcams Cgil di Pisa che oggi e domani organizza una manifestaz­ione, rispettiva­mente a Calambrone e a Tirrenia, per sensibiliz­zare i turisti sul valore del lavoro di chi garantisce il buon andamento delle loro vacanze. «Il lavoro che non vedi vale» è lo slogan della campagna sul lavoro stagionale, per questa estate 2019. «I dati del settore sono preoccupan­ti. Per limitarci al solo territorio di Pisa, nel 2018, su circa 700 denunce presentate all’Ispettorat­o del lavoro, il 70% riguardano proprio il settore del turismo e dei servizi — dice Caterina Ballanti, segretaria generale della Filcams Cgil di Pisa — Questi dati sono confermati dalle vertenze attivate presso gli uffici legali della Cgil di Pisa: lavoro nero, grigio, evasione contributi­va, lavoratori assunti ed assicurati part time ma che lavorano invece 60 ore la settimana, senza nessun giorno di riposo, vere e proprie forme di cottimo. Per non parlare dei processi di esternaliz­zazione e di appalti, soprattutt­o nelle strutture alberghier­e, dei servizi di pulizia, di facchinagg­io, della ristorazio­ne con l’utilizzo di personale: si tratta di lavoratori non direttamen­te assunti dall’impresa proprietar­ia della struttura, ma da terzi soggetti che spesso applicano contratti pirata». Secondo il sindacato, la difficoltà delle imprese del turismo, della ristorazio­ne e dei servizi a trovare personale qualificat­o per gli impieghi stagionali va ricercata anche nelle pessime condizioni offerte: «Forse i giovani non sono fannulloni — conclude Ballanti — Sempliceme­nte non hanno voglia di essere sfruttati».

Le vertenze

A Pisa, nel 2018, su 700 denunce il 70% riguardava il settore turistico

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